Intensificarsi dell’offensiva russa in Ucraina
La tensione cresce in Ucraina di fronte all’intensificarsi dell’offensiva russa, soprattutto nella regione orientale del paese. Oleksandr Syrsky, comandante in capo delle forze armate ucraine, ha dichiarato che la situazione sul fronte orientale è “peggiorata in modo significativo” a causa della pressione militare russa. Le parole di Syrsky, riportate dall’agenzia France Press, riecheggiano i timori di un possibile collasso delle difese di Kiev in questo momento critico del conflitto. Syrsky ha assunto il comando dell’esercito ucraino in un momento delicato, prendendo il posto del predecessore Valery Zaluzhny, dopo una decisione del presidente Volodymyr Zelensky. Il nuovo comandante ha sottolineato come i russi possano attualmente vantare armi superiori, e ha parlato di una “significativa intensificazione dell’offensiva nemica” seguita alle elezioni presidenziali in Russia. In risposta, Kiev sta valutando il rafforzamento delle zone più esposte attraverso la guerra elettronica e la difesa aerea.
La battaglia per Chasiv Yar e la strategia di difesa ucraina
La città di Chasiv Yar, situata a circa 20 chilometri a ovest di Bakhmut, si trova in una condizione descritta come “difficile e tesa”. L’area è soggetta a “fuoco costante”, evidenziando le difficoltà incontrate dalle forze ucraine nel mantenere le posizioni di fronte all’avanzata russa. Dopo aver ottenuto le prime conquiste territoriali da quando ha preso Bakhmut, Mosca cerca ora di sfruttare le vulnerabilità delle unità ucraine, rallentate anche dai ritardi nella fornitura di aiuti militari da parte degli alleati occidentali. Oleksandr Syrsky ha delineato la strategia di difesa, evidenziando come il nemico stia lanciando attacchi nei settori di Lyman e Bakhmut, utilizzando gruppi d’assalto supportati da veicoli corazzati. Nel settore di Pokrovsk, le forze russe stanno tentando di sfondare le difese ucraine con l’impiego di carri armati e nuovi mezzi corazzati. La risposta di Kiev a questa pressione si concentra sull’ottenimento della superiorità tecnica con armi ad alta tecnologia, che Syrsky ritiene essenziale per sconfiggere un avversario numericamente superiore e per assumere l’iniziativa strategica.
Riforme nel reclutamento e addestramento delle forze ucraine
Recentemente, il parlamento ucraino ha approvato una riforma delle regole per il reclutamento dei civili, eliminando la clausola che prevedeva la smobilitazione dei soldati dopo un servizio di 36 mesi. Questa decisione, suggerita dallo stesso Syrsky, rappresenta un cambiamento significativo per i soldati impegnati al fronte da oltre due anni. Inoltre, Kiev ha abbassato l’età di leva da 27 a 25 anni, introducendo un registro elettronico per le nuove reclute e rimuovendo lo status di “parzialmente idoneo” al servizio militare, che permetteva esenzioni basate su problemi di salute. Queste misure si inseriscono in un contesto di necessaria ottimizzazione delle risorse umane disponibili per la difesa del paese. Syrsky ha sottolineato l’importanza di migliorare la qualità dell’addestramento militare, in particolare per le unità di fanteria. L’obiettivo è sfruttare al meglio le capacità dell’equipaggiamento militare e delle armi fornite dagli alleati occidentali, per fronteggiare efficacemente la minaccia rappresentata dalle forze armate russe. La situazione in Ucraina evidenzia quindi una fase critica del conflitto, in cui la capacità di resistenza delle forze ucraine è messa a dura prova dall’avanzata russa. Le recenti mosse di Kiev, sia sul piano militare che legislativo, mirano a consolidare le difese e preparare il paese a una lunga resistenza, in attesa di un cambiamento nel panorama internazionale che possa portare a una soluzione del conflitto. La guerra in Ucraina, con le sue complesse dinamiche territoriali e politiche, continua a rappresentare una delle principali sfide per la sicurezza e la stabilità internazionale.