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Boeing sotto accusa: rivelati gravi difetti di costruzione da un ex ingegnere
In un contesto industriale dove la sicurezza dei passeggeri dovrebbe essere la priorità assoluta, la Boeing si trova nuovamente al centro di controversie. Stavolta, le accuse provengono direttamente dall’interno, con un ex ingegnere che solleva dubbi sulla qualità e durabilità dei jet 777 e 787 Dreamliner. L’ingegnere in questione, nonché whistleblower, è Salehpour, il quale ha denunciato pratiche di produzione discutibili che, a suo dire, potrebbero rischiare di compromettere la sicurezza dei voli.
Salehpour ha spiegato di aver deciso di parlare non per desiderio di danneggiare l’azienda, ma per spingerla verso miglioramenti significativi. “Lo faccio non perché voglio che la Boeing fallisca – ha spiegato – ma perché voglio che abbia successo ed evitare che si verifichino incidenti. La verità è che la Boeing non può continuare così. Credo che debba fare un po’ meglio”. In risposta, la Federal Aviation Administration (FAA) ha avviato un’indagine, sottolineando l’importanza della segnalazione volontaria per la sicurezza aerea.
Dettagli dei difetti e risposta della Boeing
I dettagli forniti da Salehpour sulla presunta cattiva prassi di produzione sono preoccupanti. Secondo l’ex ingegnere, i lavoratori incaricati dell’assemblaggio degli aerei non sono riusciti a colmare adeguatamente le piccole lacune tra le parti della fusoliera, prodotte separatamente. Questo difetto di fabbricazione, afferma, potrebbe accelerare l’usura degli aerei, riducendone la vita utile e aumentando il rischio di fallimenti “catastrofici”. La descrizione di persone che “saltano sui pezzi dell’aereo per allinearli” fornisce un’immagine vivida e inquietante delle presunte pratiche scorrette.
D’altro canto, la Boeing ha prontamente negato le accuse. Un portavoce dell’azienda ha sottolineato che le affermazioni relative ai difetti di produzione non sono accurate e che sono già state oggetto di indagini da parte della FAA. “Queste affermazioni sull’integrità strutturale del 787 sono imprecise e non rappresentano il lavoro completo che Boeing ha svolto per garantire la qualità e la sicurezza a lungo termine dell’aereo”, ha dichiarato Boeing in una nota. La compagnia, quindi, si trova a dover affrontare nuove domande pubbliche sulla sua capacità di supervisionare adeguatamente la qualità dei suoi prodotti.
Impatto sul controllo di qualità e reazioni del settore
Le accuse sollevate da Salehpour hanno riacceso i riflettori sul controllo della qualità presso la Boeing, in particolare in seguito a un incidente che ha coinvolto un Boeing 737-9 Max dell’Alaska Airlines a gennaio. In quell’occasione, un pezzo della fusoliera si è staccato poco dopo il decollo, fortunatamente senza causare feriti tra i passeggeri. Le indagini preliminari hanno rivelato che nella sezione danneggiata mancavano quattro bulloni di fissaggio, un dettaglio che pone interrogativi sulla rigorosità dei protocolli di assemblaggio e manutenzione dell’azienda.
Queste circostanze hanno portato a una maggiore attenzione da parte delle autorità e del pubblico sulla capacità dell’azienda di garantire la sicurezza dei suoi aerei. Una sottocommissione del Senato americano ha annunciato un’udienza, invitando Salehpour a testimoniare sulle sue accuse. La questione solleva dubbi non solo sulla sicurezza ma anche sull’integrità delle pratiche aziendali in un settore dove la fiducia è fondamentale.
Mentre la Boeing si appresta a navigare attraverso questa tempesta, con l’annuncio di un cambio alla direzione aziendale previsto per la fine dell’anno, resta da vedere come queste accuse influenzeranno la percezione pubblica e la fiducia nei confronti del gigante dell’aviazione. La sicurezza dei passeggeri e la trasparenza delle pratiche industriali restano al centro del dibattito, con la speranza che incidenti del passato non si ripetano e che la qualità e l’affidabilità tornino ad essere i pilastri su cui costruire il futuro del trasporto aereo.