Michele Santoro: tra rabbia e disillusione, l’eco di un giornalismo contestatario
Il panorama mediatico italiano si è recentemente arricchito di un episodio che ha suscitato non poche discussioni. Michele Santoro, storica figura del giornalismo italiano, ha manifestato in modo veemente la sua opposizione a certe dinamiche del racconto giornalistico contemporaneo. Durante una partecipazione a ‘L’aria che tira’, trasmissione condotta da David Parenzo su La7, Santoro ha espresso un forte disappunto per la rappresentazione mediatica di figure politiche internazionali, con particolare riferimento a Vladimir Putin.
Le parole di Santoro, cariche di un’emozione palpabile, hanno riflettuto un profondo senso di frustrazione: «Il giornalismo si sta riducendo alla descrizione di un Putin come mostro e mentitore. Non è un mostro e non sempre, quello che dice, sono balle». Questa dichiarazione solleva questioni importanti riguardo l’equilibrio tra critica e obiettività nell’informazione, evidenziando una percezione di parzialità che,