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Le accuse di Mosca: Kyiv, Washington e Londra dietro l’attacco terroristico
Nel quadro delle indagini sull’attacco terroristico che ha scosso profondamente la Russia, causando la morte di 139 persone e lasciando un centinaio di feriti in ospedale, emergono accuse pesanti da parte delle autorità russe. Il presidente Vladimir Putin, inizialmente, aveva attribuito la responsabilità dell’attentato a ‘estremisti islamici’, mantenendo però un velo di ambiguità sui possibili mandanti, con sospetti che puntavano verso Kyiv. Nonostante le rivendicazioni dello Stato islamico, accompagnate da materiale video, le indagini condotte da Mosca sembrano seguire un’altra direzione, focalizzandosi su Ucraina, Stati Uniti e Regno Unito come mandanti dell’operazione terroristica.
Il direttore dell’Fsb, Aleksandr Bortnikov, ha esplicitamente indicato l’Ucraina come parte attiva nella formazione e nell’addestramento dei miliziani responsabili dell’attacco, suggerendo che gli attentatori erano diretti in Ucraina