![Intesa Berlino-Parigi per armi e sicurezza: il vertice tra Scholz, Macron e Tusk 1 20240316 105958](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240316-105958.webp)
Prove di intesa Berlino-Parigi: una coalizione per le armi
Olaf Scholz e Emmanuel Macron, rispettivamente cancelliere tedesco e presidente francese, si sono ritrovati ieri a Berlino, dimostrando un’unità tattica che ha spazzato via precedenti dissidi. L’incontro ha visto anche la partecipazione del premier polacco Donald Tusk, ricomponendo così il cosiddetto “triangolo di Weimar”. Questa riunione ha sottolineato un rinnovato supporto a Kiev, con Scholz che ha annunciato una “coalizione di capacità che si occuperà del coordinamento delle armi a lungo raggio” per l’Ucraina. Macron ha sottolineato l’importanza dell’unità tra i tre paesi, ribadendo il sostegno all’Ucraina e la determinazione nel non permettere alla Russia di prevalere.
Posizioni divergenti e la cautela italiana
L’Italia, pur essendo una delle principali potenze europee dal punto di vista demografico ed economico, non fa parte del “triangolo di Weimar” e mostra una posizione più cauta rispetto a Germania e Francia in merito all’Ucraina. Il ministro degli Esteri e vicepremier italiano, Antonio Tajani, ha ribadito la sua opposizione a un coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto ucraino, sottolineando i rischi legati a un’escalation militare che potrebbe scatenare una potenziale Terza guerra mondiale. Tajani ha espresso la speranza che nessun Paese decida unilateralmente di inviare truppe in Ucraina, sottolineando l’importanza di evitare azioni che possano innescare una crisi di scala globale. Il capo della diplomazia dell’Unione Europea, Josep Borrel, ha destato ironia elogiando in anticipo il presidente russo Vladimir Putin per la sua “schiacciante vittoria” in un contesto di voto prevedibile. Le divergenze tra le posizioni europee rischiano di evidenziare le complessità e i timori legati a un coinvolgimento diretto nel conflitto ucraino, con l’Italia che si distingue per una linea più cauta rispetto alla spinta per un’azione più incisiva proveniente da altre nazioni europee.