Le elezioni anticipate in Catalogna: un problema per il governo spagnolo
Mercoledì sera, Pere Aragonès, il presidente della Generalitat, ha annunciato che si terranno in Catalogna elezioni anticipate, dopo il rifiuto del parlamento catalano della legge finanziaria da lui proposta. Questa crisi di governo, in apparenza locale, potrebbe però avere impatti significativi sulla politica spagnola, poiché i destini della politica catalana e di quella nazionale sono strettamente intrecciati da anni.
La situazione politica in Catalogna e i riflessi a livello nazionale
Junts però uscì dalla coalizione, lasciando ERC e Aragonès a governare in minoranza con il sostegno di partiti di centrosinistra come il Partito Socialista Catalano e En Comú Podem. La crisi è emersa durante il voto per la legge finanziaria, con i Comuns che si opposero alla costruzione di un grande complesso fuori da Tarragona, portando allo scioglimento del parlamento e alla convocazione di elezioni anticipate per il 12 maggio.
Il problema principale riguarda i tre partiti, ERC, Junts e i Socialisti, che si contenderanno le elezioni catalane e che attualmente sostengono il governo nazionale del Socialista Pedro Sánchez. Questa situazione complicata rende difficile per Sánchez far passare riforme significative durante la campagna elettorale in Catalogna, con possibili ripercussioni sulla legge finanziaria per il 2024 e sull’amnistia ai leader indipendentisti catalani.
La legge sull’amnistia, fortemente voluta da ERC e Junts, potrebbe diventare una questione politica locale dopo la caduta del governo catalano, con Junts che ha espresso l’intenzione di candidare Carles Puigdemont, leader indipendentista, come presidente della Catalogna. La legge è cruciale per Puigdemont, attualmente all’estero per evitare l’arresto, ma il suo ritorno dipende dall’approvazione definitiva della legge sull’amnistia.
Secondo Junts, l’approvazione definitiva della legge dovrebbe avvenire entro luglio, ma con le elezioni a maggio, potrebbero esserci complicazioni nel ritorno di Puigdemont. Alcuni giornali speculano che Aragonès abbia indetto le elezioni anticipate per evitare il ritorno di Puigdemont, temendo la sua popolarità in Catalogna.