Attentato a Leonid Volkov: un segnale inquietante
Attentato in Lituania: Leonid Volkov, ex braccio destro dell’oppositore Aleksej Navalny, è stato vittima di un violento attacco a Vilnius, la capitale lituana. Viveva in esilio come tutti i membri della Fondazione Anti-Corruzione, Fbk, considerata ‘estremista’ e fuori legge in Russia. L’attacco è avvenuto mentre rientrava a casa: il finestrino dell’auto è stato rotto, è stato spruzzato con gas lacrimogeno e colpito con un martello. Sua moglie, Anna Birjukova, ha pubblicato immagini sconvolgenti dell’aggressione.
Un precedente inquietante:
Questo non è il primo attacco contro i membri della Fbk. Nel 2017, Nikolaj Jashin fu colpito con una barra di ferro mentre era a capo del quartier generale moscovita della campagna elettorale di Navalny. Aleksej stesso rischiò l’occhio destro nel 2017 dopo essere stato colpito con zeljonka, un liquido antisettico verde. Questo attacco rappresenta il primo caso di un membro di Fbk attaccato all’estero, segnalando un pericoloso allargamento delle minacce.
Il profilo di Leonid Volkov e le sue attività politiche
Un esperto informatico e politico:
Leonid Volkov, ex deputato della Duma di Ekaterinburg, è stato una figura di spicco nelle campagne politiche di Navalny. Ha guidato la campagna elettorale di Navalny come candidato sindaco di Mosca nel 2013 e come candidato presidente respinto nel 2018. È stato artefice della rete di 45 uffici regionali di Fbk e ha sviluppato la piattaforma online Voto Intelligente.
Un esilio necessario:
Dal 2019, Volkov vive all’estero poiché in patria è oggetto di almeno sette procedimenti penali a sfondo politico. L’attacco subito rappresenta un chiaro messaggio intimidatorio non solo per lui, ma per tutti coloro che sono associati ad Aleksej Navalny e alla sua causa.
Repressione postuma in Russia e controllo sulla memoria di Navalny
Repressione e censura:
Dopo la morte di Navalny, in Russia si è scatenata una repressione postuma contro coloro che omaggiano la sua memoria. Un tribunale di Murmansk ha etichettato come ‘simbolo estremista’ una foto di Navalny, mentre diverse regioni hanno equiparato la menzione del suo nome a un atto ‘estremista e terroristico’. Le forze di sicurezza monitorano da vicino i sostenitori dell’oppositore, utilizzando sofisticati strumenti di riconoscimento facciale per identificarli.
Arresti e intimidazioni:
Anche se non ci sono stati arresti di massa durante i funerali di Navalny, le autorità hanno filmato i partecipanti per possibili azioni future. Alcuni cittadini sono stati perseguitati per aver deposto fiori in memoria di Navalny o aver pronunciato slogan considerati scomodi. La stretta controllo sulla commemorazione di Navalny è evidente anche nelle azioni più insolite, come la chiusura di un museo delle marionette a Mosca e il fermo del proprietario per due giorni.
Questo articolo ha evidenziato l’attacco subito da Leonid Volkov, le sue attività politiche passate e attuali, nonché la crescente repressione postuma in Russia nei confronti degli sostenitori di Aleksej Navalny. La situazione politica e sociale nel paese continua a essere tesa e caratterizzata da una marcata ostilità nei confronti dell’opposizione.