Tentativo di Incursione in Russia: Attacchi Ucraini e Risposta Russa
L’attacco condotto dall’Ucraina con droni e razzi contro nove regioni russe, incluso un deposito di petrolio e una raffineria di Lukoil, ha innescato una serie di eventi di conflitto tra i due paesi confinanti. Mosca ha affermato di aver respinto un presunto tentativo di incursione terrestre da parte di gruppi anti-Cremlino come la Legione della Libertà della Russia e il Battaglione Siberiano.
Attacchi Ucraini e Risposta Russa
Nella notte tra lunedì e martedì, l’Ucraina ha lanciato diversi attacchi con droni e razzi contro la Russia, colpendo regioni cruciali come Mosca e San Pietroburgo. I sistemi di difesa aerea russi hanno rilevato e intercettato ben 25 droni diretti verso la capitale russa, così come verso Kursk e Belgorod.
La Russia ha riportato di aver respinto un’incursione transfrontaliera proveniente dall’Ucraina, infliggendo perdite agli aggressori. Allo stesso tempo, gruppi paramilitari hanno affermato di essere riusciti a violare il confine con le regioni russe di Kursk e Belgorod, aggiungendo ulteriori tensioni ad una situazione già tesa.
Attacchi e Danneggiamenti nei Territori Russi
Nonostante la risposta russa, alcuni droni ucraini sono riusciti a penetrare nelle regioni di Leningrado, Brjansk, Tula e Orel. In particolare, un deposito di petrolio situato nella regione di Orel è stato colpito con successo da Kiev, secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa russo. Inoltre, un’importante raffineria di proprietà di Lukoil a Kstovo, nella regione di Nizhnij Novgorod, è stata danneggiata da un attacco di droni, causando un incendio nell’impianto.
Il coinvolgimento di gruppi armati con base in Ucraina, come la Legione della Libertà della Russia e il Battaglione Siberiano, nelle incursioni è stato rivendicato dai medesimi gruppi attraverso i loro canali Telegram. La Legione ha dichiarato: “Strapperemo la nostra terra al regime centimetro per centimetro”, evidenziando un intento di combattimento e resistenza nei confronti del governo russo.
Reazioni e Contesto Politico
Il contesto politico delle imminenti elezioni presidenziali russe ha aggiunto ulteriori sfumature a questi attacchi. La conferma quasi certa della rielezione di Vladimir Putin potrebbe aver spinto gruppi come la Legione a intensificare le loro azioni come forma di protesta. La Legione ha affermato: “Il popolo voterà per chi vuole, non per chi deve. I russi vivranno liberamente”, sottolineando un desiderio di autodeterminazione popolare.
In risposta alle dichiarazioni del Papa riguardo al conflitto, il cardinale e segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha sottolineato la necessità di una soluzione diplomatica al fine di raggiungere una pace duratura. Parolin ha evidenziato che entrambe le parti coinvolte devono contribuire attivamente alla ricerca di una risoluzione pacifica, mettendo fine all’aggressione in corso.