![Crisi Umanitaria a Gaza: Israele ed Emirati Arabi Uniti cercano soluzioni 1 20240307 104527](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240307-104527.webp)
Israele ed Emirati Arabi Uniti per risolvere la crisi umanitaria a Gaza
Il consigliere militare del premier Benyamin Netanyahu, il gen. Avi Gil, si è recato ad Abu Dhabi per esaminare soluzioni alla crisi umanitaria a Gaza. L’ipotesi di consegnare aiuti umanitari via mare da parte degli Emirati Arabi Uniti è al vaglio. In precedenza, Ghassan Alian, coordinatore delle attività israeliane nei territori palestinesi, ha visitato Abu Dhabi, segnalando un coinvolgimento sempre più ampio per trovare una risoluzione. Ultimi dati sulla violenza a Gaza Secondo il ministero della Sanità di Gaza, oltre 30.800 palestinesi sono stati uccisi e 72.298 feriti negli attacchi israeliani dall’7 ottobre scorso. L’escalation continua con 83 palestinesi uccisi e 142 feriti solo nelle ultime 24 ore. La situazione critica richiede azioni immediate per porre fine alla sofferenza e alla distruzione in corso.
Pressioni internazionali su Israele e Hezbollah
La Norvegia invita le aziende locali a evitare legami con società israeliane coinvolte negli insediamenti in Palestina, denunciando violazioni del diritto internazionale. Intanto, Israele dà a Hezbollah un ultimatum per accettare un accordo che prevede il ritiro dei combattenti libanesi filo-iraniani dalla linea di demarcazione con Israele entro una settimana. L’alternativa è un’escalation militare che potrebbe sfociare in una guerra su vasta scala. Preoccupazione degli Stati Uniti per la crisi umanitaria a Gaza L’amministrazione Biden valuta impedire a Israele di utilizzare armi statunitensi in un possibile attacco a Rafah, temendo una catastrofe umanitaria. I rapporti tra Biden e Netanyahu si fanno tesi, evidenziando le divergenze sulla gestione della crisi nella regione. Gli Stati Uniti discutono l’opzione di condizionare l’uso di armi americane per proteggere i civili a Gaza, segnalando una svolta nelle relazioni tra i due Paesi. Gli Stati Uniti hanno inviato armi a Israele dallo scorso ottobre, ma la portata del supporto è stata minimizzata per evitare critiche. L’amministrazione Biden ha trasferito armamenti in modo discreto per limitare le reazioni del Congresso e dell’opinione pubblica statunitense. Il Washington Post sottolinea che questa strategia è stata adottata per mitigare le conseguenze del coinvolgimento americano nel conflitto in corso.
Proposta di cessate il fuoco da parte di Hamas
Hamas presenta un documento per un accordo di cessate il fuoco a Gaza, includendo 11 condizioni non negoziabili. Il movimento palestinese cerca una soluzione definitiva per porre fine all’aggressione israeliana e ripristinare la libertà di movimento e gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Intanto, la comunità internazionale si prepara a una possibile escalation del conflitto, con l’Egitto che condanna duramente la costruzione di nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania, chiedendo il rispetto del diritto internazionale e una soluzione equa per la questione palestinese.