Il Crepuscolo dell’America: Trump o un Nuovo Assalto alla Democrazia
Il crepuscolo Usa: o Trump o un nuovo assalto alla democrazia si avvicina con l’uscita di scena di Nikki Haley, l’ultima voce repubblicana a opporsi apertamente alla nomination di Donald Trump come candidato del partito. Questo ritiro ufficiale conferma la prospettiva di uno scontro tra Trump e Biden, una replica non desiderata dalla maggioranza dell’elettorato. La candidatura di entrambi dovrà essere ufficializzata con l’assegnazione dei delegati necessari nelle primarie negli stati rimanenti, anche se il processo si preannuncia come un rito vuoto destinato a sancire una elezione profondamente anomala.
Il Candidato Repubblicano e il Suo Pericoloso Programma
In questo contesto, il candidato repubblicano non solo non ha mai rinnegato le azioni con cui ha cercato di sovvertire il processo democratico quattro anni fa, ma si proclama anche come il “vincitore derubato” delle ultime elezioni. Le sue promesse inquietanti includono una presunta “totale immunità presidenziale” e minacce di vendetta contro i nemici, la chiusura dei confini e massicce deportazioni di stranieri. La Heritage Foundation ha addirittura delineato un programma dettagliato, il Project 2025, che illustra come una seconda amministrazione Trump cercherebbe di consolidare il potere e reprimere il dissenso tramite il controllo delle istituzioni nazionali.
Le Possibili Conseguenze di una Sconfitta di Trump
Se da un lato si prospetta un crepuscolo della democrazia occidentale con la riedizione dello scontro Trump-Biden, dall’altro non è rassicurante nemmeno l’ipotesi di una sconfitta di Trump. Il candidato ha implicitamente minacciato che una mancata vittoria confermerebbe un complotto contro di lui, aprendo la strada a possibili scenari di crisi costituzionale o disordini civili. Il timore del ricordo dell’assalto al Campidoglio il 6 gennaio continua a pesare sulle elezioni, rendendo incerto l’esito finale e i risvolti che potrebbero seguire.
Il dissenso espresso dagli elettori democratici e dai repubblicani che hanno sostenuto Nikki Haley dimostra che una parte significativa dell’opinione pubblica preferirebbe una soluzione diversa dall’attuale. L’idea che “qualcosa” debba intervenire prima delle elezioni di novembre per offrire un’alternativa all’attuale opzione è sempre più diffusa. Le incognite legate all’età dei candidati e ai processi legali pendenti nei confronti di Trump aggiungono ulteriore incertezza al quadro politico attuale.
Tutto è possibile in questa fase, ma al momento ci si prepara al confronto tra Trump e Biden e alle dinamiche che verranno a determinare il risultato elettorale. Una volta conclusa la fase delle primarie, saranno in gioco equilibri politici, identitari ed economici, insieme ai flussi di immagine che influenzano un elettorato complesso e mutevole. Biden dovrà lavorare per ricreare la coalizione di progressisti, giovani, donne e minoranze etniche che è alla base delle vittorie democratiche passate, sfruttando l’allarme per la democrazia e i diritti minacciati, come l’aborto e la procreazione assistita.