Nikki Haley
ha ottenuto una significativa vittoria nelle primarie repubblicane di Washington, segnando il suo primo successo contro l’ex presidente Donald Trump. Nonostante il dominio di Trump nel garantirsi un gran numero di delegati per la prossima candidatura presidenziale, Haley è riuscita a ottenere più voti in un distretto cruciale come la capitale statunitense. Tuttavia, l’esito non ha un impatto significativo sugli equilibri politici a Washington, considerata da Trump come ‘una palude’. Questa vittoria rappresenta un momento di svolta per Haley, che si è distinta come una possibile terza via tra un presidente in difficoltà e uno sfidante che ha deluso durante il suo mandato alla Casa Bianca. Trump ha reagito alla vittoria di Haley in maniera scomposta, definendo la politica repubblicana come ‘cervello di gallina’ e minimizzando l’importanza del risultato a Washington. Ha ribadito di aver scelto di concentrarsi su altri distretti con maggiori delegati e vantaggi, lasciando intendere che i veri numeri emergeranno nel prossimo ‘Super Tuesday’ del 5 marzo. Nonostante le critiche e la sfida interna nel Grand Old Party, Trump continua a riscuotere un consenso che sembra sovrastare qualsiasi forma di opposizione.
La strategia elettorale di Haley
Nikki Haley ha condotto una campagna elettorale incentrata sull’idea di ripristinare una tradizione neocon degli Stati Uniti, cercando di differenziarsi sia da Trump che dalla vecchia guardia repubblicana. Nonostante i suoi sforzi, Haley ha faticato a conquistare i voti di un partito sempre più allineato con le posizioni del presidente in carica. L’opposizione interna a Trump sembra essere un’impresa ad alto rischio, data l’ampia base di consenso di cui gode il tycoon all’interno del partito. L’ascesa di Trump e la sua popolarità tra gli elettori repubblicani a Washington hanno reso la vittoria di Haley nella capitale un risultato atteso. Con solo 22.000 elettori registrati nel partito repubblicano, Washington non è mai stata una roccaforte per Haley, considerando che Trump ha vinto senza sfide significative nel 2020 e si è classificato terzo nel 2016. La competizione politica all’interno del partito si fa sempre più intensa, con Haley che cerca di aprire uno spiraglio tra i sostenitori di Trump e una base repubblicana in cerca di alternative.