Funerale di Navalny: un addio sotto sorveglianza e tensione
Navalny, oltre mille persone fuori dalla chiesa per il funerale, come riportato dalla portavoce Kira Yarmysh, ha visto un’affluenza massiccia di sostenitori e cittadini che hanno voluto rendere omaggio al dissidente defunto. La cerimonia, iniziata alle 12 italiane nella chiesa del quartiere di Maryno, ha attirato una folla commossa e determinata a onorare la memoria di chi è stato per anni un punto di riferimento nell’opposizione russa.
Nella giornata del funerale, la presenza delle forze dell’ordine è stata massiccia, con veicoli della polizia che presidiavano la zona sin dalle prime ore del mattino. Malgrado le resistenze delle autorità e le pressioni esercitate, la famiglia e i collaboratori di Navalny hanno voluto fortemente che la cerimonia si svolgesse come atto di rispetto e come tributo a colui che è stato per molti un simbolo di opposizione coraggiosa e determinata. L’opposizione ha così affrontato le barriere imposte, trasformando la cerimonia in un momento di tensione e di sfida al potere.
Sorveglianza e restrizioni in occasione del funerale
Sono state adottate misure di sicurezza estreme per gestire l’afflusso di persone in lutto e per controllare la situazione nelle vicinanze della chiesa e del cimitero. Testimoni riferiscono che transenne metalliche sono state erette per separare le varie aree del percorso funebre, mentre agenti in tenuta antisommossa presidiano l’intera zona. L’accesso a Internet, in particolare tramite Telegram e siti di navigazione stradale, ha subito rallentamenti, creando un’atmosfera di controllo e limitazione della libertà di comunicazione.
Leonid Volkov, ex capo dello staff di Navalny, ha espresso preoccupazione per la presenza massiccia di agenti di polizia, definendo la situazione come un’anticipazione di possibili tensioni e scontri. Ha sottolineato il desiderio della cerchia più stretta di Navalny di poter dare un addio pacifico al compagno defunto, denunciando al contempo la percezione delle autorità russe che sembrano considerare il funerale come un potenziale scoppio di proteste e disordini. La giornata del funerale è stata così segnata da una tensione palpabile tra chi partecipa al lutto e le forze di sicurezza che vigilano sull’evento.
Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha già avvertito che comportamenti considerati come ‘manifestazioni non autorizzate’ durante il funerale saranno perseguiti secondo la legge, confermando la linea dura del Cremlino di fronte a eventuali atti di disobbedienza o di protesta. Allo stesso tempo, Peskov ha ribadito la posizione ufficiale del governo russo, affermando che non vi è nessun messaggio da trasmettere alla famiglia di Navalny da parte delle istituzioni, confermando così una netta distanza e una mancanza di dialogo con l’opposizione.