![Elezioni parlamentari in Iran: crisi di partecipazione e tensioni interne 1 20240301 074325](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240301-074325.webp)
Elezioni parlamentari in Iran: un contesto di isolamento e polarizzazione interna
In Iran, il dodicesimo rinnovo dei 290 seggi dell’Assemblea consultiva islamica rappresenta un momento cruciale per il Paese. Le elezioni del 1 marzo potrebbero influenzare non solo la composizione del Parlamento ma anche la nomina della nuova Guida Suprema. Questo avviene in un contesto segnato dalle proteste popolari del 2019 e dalla morte di Mahsa Amini, evento che ha sollevato interrogativi sulla situazione all’interno del Paese.
Affluenza in calo e conseguente delegittimazione del regime
La partecipazione elettorale in Iran è da sempre un tema centrale. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un costante declino, con tassi di affluenza che si prevedono tra il 30% e il 40%. Il boicottaggio, soprattutto nei centri urbani e tra i giovani, unito alla squalifica di un gran numero di candidati, potrebbe contribuire a questo calo. Nonostante gli sforzi del regime per promuovere la partecipazione, la scarsa affluenza rappresenta un segnale di delegittimazione del sistema, anche se potrebbe rafforzare il controllo degli elementi più conservatori sul potere legislativo.
Le divisioni interne e il ruolo del Consiglio dei Guardiani
Le fazioni politiche in Iran sono divise, con i principalisti che attualmente dominano l’assemblea. Tuttavia, anche all’interno di questa fazione ci sono divergenze, evidenti dalle quattro diverse liste di candidati presentate. Le decisioni del Consiglio dei Guardiani, composto in parte dai nominati di Khamenei, giocano un ruolo cruciale nel processo elettorale, filtrando i candidati e influenzando il panorama politico interno. Questo organo rappresenta un ostacolo significativo per una transizione verso un modello più democratico, riflettendo le tensioni tra il potere religioso e la volontà di democratizzazione.
Le proteste, l’isolamento internazionale, e la crisi economica hanno contribuito a polarizzare ulteriormente la società iraniana. Il regime, alla ricerca di stabilità e consenso interni, cerca di consolidare il proprio potere mentre si prepara a un possibile ‘rinnovamento della rivoluzione’. In questo contesto, il processo di successione della Guida Suprema e la gestione del potere legislativo appaiono sempre più determinanti per il futuro del Paese.