![Tensioni tra Libano e Israele nel Medio Oriente: Ultime notizie e speranze di cessate il fuoco a Gaza 1 20240226 192314 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240226-192314-1.webp)
Nella regione del Medio Oriente, recenti eventi hanno innescato nuove tensioni tra il Libano e Israele. Secondo quanto riportato, razzi sono stati lanciati dall’Hezbollah dal Libano verso le Alture del Golan in Israele. Il portavoce militare ha confermato che alcuni di essi sono stati intercettati dall’Iron Dome, il sistema di difesa antimissili israeliano. Fortunatamente, al momento non risultano vittime a seguito di tali attacchi. Parallelamente, Israele si prepara per un’offensiva a Rafah e ha presentato un piano per evacuare i civili dalle zone di combattimento a Gaza. Questo annuncio anticipa l’offensiva israeliana imminente a Rafah, descritta come l’ultimo baluardo del movimento islamista Hamas.
Durante un evento elettorale a New York, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso la speranza che possa esserci un cessate il fuoco a Gaza entro lunedì prossimo. Allo stesso tempo, emergono voci riguardanti un possibile accordo tra i vertici del Mossad, dello Shin Bet, il primo ministro del Qatar e il capo dei servizi segreti egiziani. Secondo queste indiscrezioni, Israele potrebbe acconsentire al graduale ritorno dei palestinesi dal nord di Gaza, escludendo però i giovani in età di reclutamento. Inoltre, si sarebbe ipotizzata la liberazione di prigionieri palestinesi in cambio di donne e anziani detenuti, insieme alla sospensione dei voli israeliani sulla Striscia di Gaza per otto ore al giorno. Allo stesso tempo, diversi Stati hanno deciso di interrompere i finanziamenti all’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi a seguito di accuse di coinvolgimento di dipendenti in attacchi di Hamas in territorio israeliano.
L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha evidenziato il tentativo passato del governo israeliano di favorire una forza opposta a Fatah tra i palestinesi. Borrell ha sottolineato il rilascio di prigionieri legati all’attacco del 7 ottobre, mentre leader palestinesi favorevoli alla negoziazione non sono stati liberati. Parallelamente, le forze di difesa israeliane hanno annunciato l’uccisione del capo del comando orientale di Hezbollah, Hassan Hossein Salami. Inoltre, il ministro degli Esteri iraniano ha condannato duramente le azioni di Israele, definendole come la crisi morale e umanitaria più vergognosa della storia. Amirabdollahian ha sottolineato l’importanza di responsabilizzare Israele per i suoi presunti crimini contro l’umanità, richiedendo azioni concrete da parte delle istituzioni internazionali competenti.