![Possibile svolta nei negoziati per Gaza: prospettive di pace tra Israele e Hamas 1 20240225 132237 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240225-132237-1.webp)
Nei negoziati per Gaza: una svolta in vista?
Nei negoziati per la pace tra Israele e Hamas in Gaza sembra esserci una svolta significativa. Durante il fine settimana, diverse nazioni hanno partecipato attivamente alla ricerca di un accordo per ottenere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. In particolare, Israele, Stati Uniti ed Egitto hanno giocato un ruolo chiave in questi colloqui, che potrebbero portare a una pausa nei combattimenti entro l’inizio del Ramadan, fissato per il 10 marzo.Un cambio di atteggiamento israeliano Una delle novità più rilevanti riguarda l’atteggiamento della delegazione israeliana, che questa volta si è mostrata più aperta al dialogo e all’approccio negoziale. In passato, Israele aveva adottato una posizione più riservata, limitandosi ad ascoltare senza partecipare attivamente alle discussioni. Tuttavia, ora sembra esserci un reale impegno da parte israeliana nel cercare un accordo, segno che potrebbe esserci una volontà politica più forte di trovare una soluzione diplomatica al conflitto.
Il ruolo chiave di Parigi nei negoziati
Il cuore dei negoziati si è mosso a Parigi, dove si è svolta una riunione segreta coinvolgente importanti figure come il capo del Mossad israeliano, il direttore della CIA, il capo dell’intelligence egiziana e il primo ministro del Qatar. Nonostante l’assenza di rappresentanti di Hamas, Egitto e Qatar hanno agito da mediatori, avvicinando le posizioni delle parti coinvolte. La delegazione israeliana ha proseguito il dialogo spostandosi successivamente in Qatar, indicando che il processo negoziale è ancora in corso.Le richieste di Hamas e la moderazione delle posizioni Hamas ha avanzato richieste considerate in passato eccessive da Israele, come il ritiro totale delle truppe israeliane da Gaza e la liberazione di un elevato numero di prigionieri palestinesi in cambio degli ostaggi israeliani. Tuttavia, entrambe le fazioni sembrano ora aver moderato le proprie posizioni. Secondo alcune fonti, Hamas potrebbe essere disposta a ridimensionare le richieste di scambio di prigionieri e ad accettare un ritiro parziale di Israele solo da alcune aree della Striscia di Gaza.
L’incognita Netanyahu e le prospettive future
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rappresenta un’incognita significativa in questo processo negoziale. La sua scarsa volontà politica di trovare un accordo e le sue reticenze a limitare le azioni militari israeliane potrebbero compromettere il raggiungimento di un’intesa. In passato, Netanyahu ha interrotto trattative definendo le richieste di Hamas inaccettabili, bloccando così eventuali progressi. Tuttavia, se Netanyahu manterrà un approccio più cauto e permetterà lo svolgimento dei negoziati senza interruzioni, le speranze di una soluzione pacifica potrebbero aumentare.