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“Apocalisse di corpi”: il terrore dei crimini sessuali di Hamas
Israeliane stuprate e uccise davanti ai familiari. Il rapporto dell’Associazione dei centri di crisi dello stupro in Israele (ARCCI) getta luce su un’atroce serie di eventi avvenuti durante il festival musicale Nova, svelando una barbarie senza precedenti. Le vittime, civili israeliani, sono state sottoposte a violenze inaudite, con mutilazioni e abusi sessuali che hanno lasciato una scia di orrore e distruzione. I terroristi di Hamas hanno perpetrato atti di sadismo indicibili, creando un’atmosfera di terrore e disperazione che ha colpito famiglie intere costrette a essere spettatrici impotenti di queste atrocità.
Il rapporto presentato alle Nazioni Unite mette in luce dettagli agghiaccianti, delineando i contesti in cui si sono consumati questi crimini efferati. Durante il festival nel deserto, nei kibbutz assaltati, nelle basi militari al confine e nei tunnel della prigionia a Gaza, si sono verificati abusi che hanno lasciato segni indelebili nelle menti di chi ha assistito a questa violenza inaudita. Le vittime sono state sottoposte a torture indicibili, con chiodi, granate e coltelli utilizzati nei modi più crudeli, provocando ferite atroci e irreversibili.
La testimonianza della direttrice dell’ARCCI
Orit Sulitzeanu, direttrice dell’ARCCI, ha descritto scenari di terrore in cui partner, familiari e amici sono stati costretti a essere testimoni di atti inumani perpetrati in modo sistematico dai terroristi di Hamas. Gli abusi sessuali sono stati perpetrati in gruppo, con l’intento di infliggere il massimo dolore e umiliazione possibile. Giovani uomini e donne sono stati inseguiti come prede, urlanti e disperati, prima di essere soggiogati e sottoposti a violenze inenarrabili. Le conseguenze di queste azioni sono state descritte come un’apocalisse di corpi, con vittime ridotte a uno stato disumano, privato persino della dignità più elementare.
Le testimonianze dei sopravvissuti narrano di donne legate agli alberi e mutilate in maniera atroce, con organi genitali danneggiati e ferri conficcati nei loro corpi. Gli uomini non sono stati risparmiati, subendo ferite gravissime e mutilazioni che rasentano l’indicibile. Il rapporto sottolinea inoltre l’uso sistematico della violenza come strumento di terrore e controllo da parte di Hamas, che ha scelto di perpetrare crimini sessuali in un disegno più ampio di danneggiamento dello Stato di Israele. La denuncia dell’ARCCI è inequivocabile: è giunto il momento che le organizzazioni internazionali prendano una posizione ferma di condanna di queste atrocità, al fine di porre fine a questa macabra saga di violenza e terrore.