Netanyahu: Avanzata su Rafah nonostante le opposizioni internazionali
Benjamin Netanyahu ha confermato i piani per un’offensiva su Rafah nonostante le opposizioni internazionali. “La vittoria è a portata di mano – ha detto in diretta tv – Combatteremo finché non raggiungeremo tutti gli obiettivi della guerra.” Netanyahu ha sottolineato la necessità di una posizione ferma nei negoziati, respingendo le richieste di Hamas come “illusorie” e sinonimo di sconfitta per Israele. Il presidente israeliano Isaac Herzog si è unito a questa linea, affermando che Hamas deve essere sradicato prima di qualsiasi “normalizzazione” con il mondo arabo.
La tensione cresce nonostante le pressioni internazionali contrarie. Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e altri paesi si sono espressi contro l’offensiva su Rafah. Tuttavia, Netanyahu ha chiarito che l’operazione militare inizierà solo dopo l’evacuazione dei civili dalla città. In risposta alle critiche, il primo ministro israeliano ha ribadito la determinazione nel perseguire gli obiettivi bellici. A Gaza, la situazione è critica con l’aumento della paura e del caos che aggravano la crisi umanitaria.
Attacchi aerei e drammatiche conseguenze a Gaza
Bombe sganciate da aerei israeliani hanno colpito diverse zone causando morti e feriti. L’escalation di violenza ha portato all’uccisione di numerose persone e alla distruzione di abitazioni. Il ministero della sanità di Gaza ha riportato un elevato numero di vittime nelle ultime 24 ore, mentre le persone ferite vengono trasferite per essere interrogate dalle autorità israeliane. La situazione è particolarmente grave a Nord di Gaza, dove la carenza di cibo e acqua ha causato decessi come nel caso documentato di Hanin Jumaa, morta per disidratazione e fame.
La popolazione civile è costretta a fuggire dalle zone colpite verso centri più sicuri, mentre le organizzazioni umanitarie denunciano una situazione di emergenza. Hamas ha minacciato di interrompere le trattative per il cessate il fuoco se non verranno consentiti gli aiuti umanitari al nord della Striscia. L’isolamento e la mancanza di interventi in queste aree mettono a rischio la vita di molte persone, mentre si intensificano gli attacchi aerei nel sud spingendo la popolazione a cercare rifugio altrove.