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Piano Biden per uno Stato di Palestina: Netanyahu e le elezioni
I sondaggi pubblicati ieri mostrano un calo di popolarità per Benyamin Netanyahu e il Likud. Se le elezioni si svolgessero oggi, l’Unione nazionale di Benny Gantz otterrebbe 40 seggi, mentre il Likud solo 18 seggi, secondo Maariv. Netanyahu, noto come Mr. Sicurezza, ha subito critiche per non aver previsto l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Tuttavia, un’importante iniziativa potrebbe cambiare le carte in tavola: l’Amministrazione Biden propone la creazione di uno Stato palestinese nei Territori occupati da Israele nel 1967 durante un cessate il fuoco umanitario a Gaza.
Netanyahu e il sostegno contro il piano di Biden
Non mancano gli amici di Netanyahu negli Stati Uniti che si oppongono al piano di Biden. Haaretz e Jerusalem Post hanno riportato un appello del Rabbinical Congress of Israel affinché Biden non supporti la fondazione dello Stato di Palestina accanto a Israele. Secondo l’appello, la creazione di uno Stato palestinese porterebbe a un futuro distopico per Israele e gli alleati degli USA. Netanyahu ha espresso preoccupazione riguardo alla pericolosità dei palestinesi di Hamas e Isis, sottolineando che non dovrebbero essere premiati con l’indipendenza.
Le tensioni tra Biden e Netanyahu: il ruolo di Blinken
Le tensioni tra Biden e Netanyahu sono palpabili, soprattutto a causa del Segretario di Stato Antony Blinken. Blinken è stato descritto come ostile da Ariel Kahana di Israel HaYom, il giornale più diffuso in Israele. Secondo Kahana, Blinken interferisce con gli obiettivi israeliani a Gaza chiedendo più aiuti per la popolazione locale e sanzionando coloni israeliani. Netanyahu e i suoi sostenitori ritengono che un’offensiva su Rafah possa interrompere il piano di pace proposto da Biden e promuovere gli interessi israeliani.