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Esplosione imminente: tensioni tra Israele e Hezbollah
Hezbollah e Israele sembrano sull’orlo di un conflitto aperto, con gli ultimi eventi che fanno temere un’escalation senza precedenti. Dall’attacco israeliano nel Sud del Libano che ha eliminato due capi miliziani di Hezbollah, tra cui un comandante della forza d’élite Radwan, all’attacco di Hezbollah con una raffica di razzi verso il Nord di Israele, la situazione è diventata estremamente tesa.
Parole di fuoco e minacce reciproche
Le dichiarazioni incendiarie da entrambe le parti non fanno che alimentare ulteriormente le tensioni. Il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato: “Hezbollah ha intensificato di mezzo clic, noi abbiamo intensificato di un passo intero”, minacciando azioni più ampie nel territorio libanese, incluso Beirut. Nonostante ciò, ha sottolineato la reticenza verso una guerra aperta, pur lasciando intendere la possibilità di ulteriori misure per proteggere i civili israeliani sfollati.
Hezbollah, d’altra parte, ha risposto con altrettanta fermezza. Un alto rappresentante del gruppo, Shaykh Nabil Qawuq, ha affermato: “All’escalation di Israele rispondiamo con l’escalation”, promettendo rappresaglie dirette ai civili e alle infrastrutture israeliane in risposta ai presunti attacchi subiti. La spirale di violenza sembra destinata a continuare, con entrambe le parti che mostrano poca volontà di arrendersi.
Scontri lungo la linea di demarcazione e minacce di Tel Aviv
Le tensioni si sono acuite ulteriormente con gli attacchi di Hezbollah contro caserme militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. Tel Aviv ha reagito duramente, annunciando che non tollererà ulteriori provocazioni lungo il confine libanese, temendo un’azione simile a quella perpetrata da Hamas pochi giorni prima. Mentre Hassan Nasrallah di Hezbollah ha condizionato la fine degli scontri alla situazione a Gaza, la situazione appare sempre più instabile e pericolosa.