La Generazione Prebellica: Prepararsi alla Guerra
Il generale Sir Patrick Sanders, capo dell’esercito inglese, ha recentemente lanciato un’allerta riguardo al futuro bellico dell’Europa, definendo il popolo britannico come parte di una “generazione prebellica”. Questa generazione potrebbe trovarsi ad affrontare una possibile guerra contro una Russia sempre più aggressiva. Secondo Sanders, “L’Ucraina dimostra brutalmente che gli eserciti regolari iniziano le guerre; gli eserciti composti da cittadini li vincono.” Questo richiamo alla realtà delle guerre moderne suggerisce la necessità di prepararsi adeguatamente, sottolineando l’importanza di una popolazione pronta e consapevole del proprio ruolo in situazioni di conflitto.
In linea con queste preoccupazioni, anche la Svezia ha preso provvedimenti introducendo una forma di servizio nazionale in vista della potenziale adesione alla NATO. Questi segnali non dovrebbero essere ignorati, poiché riflettono un cambiamento nel panorama geopolitico europeo. La preparazione alla difesa e alla gestione dei conflitti diventa quindi un tema centrale per molte nazioni, richiedendo un’attenzione particolare sia a livello strategico che civile.
Retorica Bellicista e Fascismo: Un Pericoloso Connubio
Le classi dirigenti e gli intellettuali che promuovono la retorica bellicista non solo mettono a rischio la stabilità sociale e politica, ma si avventurano in un territorio pericoloso che richiama alla mente oscuri periodi della storia. La retorica della guerra, spesso condita con concetti come il “sacro dovere di difendere la Patria”, si rifà a un vocabolario che, come sottolineato nella “Dottrina del fascismo” redatta da Giovanni Gentile e Benito Mussolini, respinge la pace perpetua e valorizza la lotta e il sacrificio come elementi fondanti. Questa pericolosa associazione tra retorica bellicista e ideologie totalitarie dovrebbe destare preoccupazione e richiedere una riflessione critica da parte della società civile.
La militarizzazione della società e la glorificazione della guerra come strada per la pace sono concetti che, se accettati acriticamente, possono portare a conseguenze disastrose. Il disprezzo per la pace e la ricerca costante del conflitto come soluzione ai problemi evidenziano una pericolosa deriva ideologica che mina le basi stesse della convivenza pacifica. È fondamentale che la società respinga queste narrazioni guerresche e promuova valori di pace, dialogo e cooperazione internazionale per evitare di ripetere gli errori del passato.