Breivik perde la causa per trattamento disumano
L’estremista di destra Anders Behring Breivik, responsabile dell’attentato del 22 luglio 2011 ad Oslo e sull’isola di Utoya, ha perso la causa contro la Norvegia per trattamento disumano. Breivik, che ha causato la morte di 77 persone e il ferimento di un centinaio di individui, sosteneva che il regime di isolamento carcerario violasse i suoi diritti umani al punto da spingerlo al suicidio.
La sentenza del tribunale norvegese
Il tribunale di Oslo ha emesso la sentenza riguardante Breivik, confermando che il detenuto, attualmente 45enne, non ha subito alcuna violazione dei suoi diritti umani. Nonostante l’estremista si trovi in isolamento da circa 12 anni in un’unità di massima sicurezza, la corte ha respinto le sue affermazioni riguardanti il trattamento ricevuto.
Breivik aveva già intentato una causa simile nel 2016, in cui aveva ottenuto parzialmente ragione presso il tribunale distrettuale di Oslo. Tuttavia, la decisione è stata ribaltata in appello e la Corte europea dei diritti dell’uomo ha successivamente respinto una sua denuncia come “irricevibile” nel giugno 2018. Il suo legale, Oystein Storrvik, ha sottolineato che nonostante le precedenti valutazioni sulle condizioni carcerarie, Breivik rimane in isolamento, aumentando così la percezione di violazione della Convenzione.