![Francesco: la lotta contro l'accidia e la ricerca della fede 1 20240215 060420](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-060420.webp)
Francesco: la lotta contro l’accidia e la ricerca della fede
Papa Francesco, durante l’udienza generale di questo primo giorno di Quaresima, ha affrontato il tema dell’accidia, definendola una tentazione estremamente pericolosa, a volte confusa con la pigrizia. Ha sottolineato come chi cede a questo vizio si senta come schiacciato da un desiderio di morte, provando disgusto per tutto e perdendo interesse persino per il rapporto con Dio. Atti sacri che in passato suscitavano fervore diventano ora vuoti e inutili, creando un senso di noia diffusa.
Il pericolo dell’accidia e la sua descrizione
Il Pontefice ha citato il monaco Evagrio per chiarire ulteriormente il concetto di accidia, descrivendo il comportamento tipico di chi ne è affetto. Questi individui mostrano segni evidenti di distrazione e sonnolenza mentre cercano di dedicarsi anche alla lettura spirituale. Francesco ha evidenziato il parallelismo tra l’accidia e la depressione, sottolineando come per chi ne è vittima la vita perda di significato, la preghiera diventi noiosa e ogni impegno sembri privo di senso.
L’accidia porta a una visione distorta della realtà, facendo apparire le passioni giovanili come irrazionali e i sogni passati come delusioni. Questo stato d’animo spinge le persone a rinunciare alla lotta, cercando rifugio nella distrazione e nell’apatia. Tuttavia, il Papa ha sottolineato l’importanza di resistere a questa tentazione, accogliendo la presenza divina nel momento presente anziché desiderare fuggire altrove.
La fede come baluardo contro l’accidia
Francesco ha enfatizzato che, nonostante l’accidia possa far desiderare di evadere dalla realtà, è fondamentale avere il coraggio di rimanere e accettare la presenza di Dio nel “qui e ora”. Ha sottolineato che la fede, anche se soffocata dall’accidia, resta nel cuore come braci sotto la cenere, pronta a essere ravvivata. Il Pontefice ha esortato a resistere all’apatia, mantenendo fede e speranza anche nei momenti più bui.
Il Papa ha invitato a vivere il tempo di Quaresima come un’opportunità di conversione e rinnovamento interiore, ascoltando la Parola di Dio e prendendosi cura dei bisogni dei più vulnerabili. Ha ricordato la situazione di conflitto in Ucraina, Palestina e Israele, esortando alla preghiera per la pace nel mondo e alla solidarietà con chi soffre. In questo periodo di penitenza, ha evidenziato l’importanza della preghiera, del digiuno e dell’elemosina come strumenti per costruire la pace e manifestare la propria compassione verso gli altri.