La Svizzera rifiuta l’allineamento con le norme UE sulla deforestazione
La recente decisione della Svizzera di non adottare le norme dell’Unione Europea sulla deforestazione ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alle implicazioni di questa scelta. L’EUDR (EU Deforestation Regulation), che entrerà in vigore nell’UE a partire da gennaio 2025, mira a regolare il commercio di materie prime come cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno, insieme ai prodotti derivati come cioccolato, capsule di caffè, mobili, carta e pneumatici.
Le implicazioni dell’assenza di allineamento
Nel corso del 2022, la Confederazione Svizzera ha esportato verso i Paesi membri dell’UE materie prime e prodotti soggetti all’EUDR per un valore superiore a 4 miliardi di franchi. Questo rappresenta una significativa parte del volume totale delle esportazioni svizzere, che ha raggiunto circa 7,5 miliardi di franchi, considerando anche gli scambi con altri Paesi.
Le motivazioni di Berna
La decisione di Berna di non allinearsi alle norme europee sulla deforestazione è stata giustificata con il desiderio di evitare oneri aggiuntivi per le imprese svizzere il cui mercato principale non è rappresentato dall’UE. Questa scelta mira a proteggere le aziende nazionali che non sono direttamente coinvolte nella commercializzazione di prodotti soggetti alla nuova normativa, garantendo una certa flessibilità in ambito normativo e una maggiore autonomia decisionale.