Europa e Sanzioni alla Russia: Aumento delle Violazioni
I paesi europei continuano a violare le sanzioni imposte alla Russia, come riportato da Politico. La Commissione europea ha inviato una lettera urgente agli Stati membri chiedendo un maggiore controllo per limitare i flussi di merci diretti in Russia, che violano le restrizioni post-invasione dell’Ucraina. Le esportazioni europee di beni vietati sono passate da 3 miliardi di euro a 5,6 miliardi nel 2023, compensando le perdite del commercio legale con la Russia.
Beni Sanzionati e Vie di Contrabbando
Le sanzioni dell’Unione europea coinvolgono principalmente beni utilizzabili in guerra dalla Russia, come tecnologia avanzata, beni chimici, energia, trasporti civili e militari. Vietate sono anche le vendite di gas, petrolio e diamanti russi ai paesi europei, insieme all’importazione di beni di lusso. Nonostante ciò, la Commissione afferma che merci vietate europee arrivano in Russia passando per altri paesi al di fuori dell’Europa, creando un sistema di contrabbando che elude le restrizioni.
Strategie di Evasione e Controllo delle Sanzioni
Le inchieste hanno rivelato che la Russia, supportata da nazioni come Cina, India e Turchia, ha eluso le sanzioni nel tempo. Anche filiali di aziende europee al di fuori dell’Unione hanno contribuito a questa elusione. Nonostante la mancanza di trasparenza nei dati commerciali russi, analisti ed economisti riescono a tracciare le transazioni tramite le informazioni pubblicate da altri paesi. Sebbene non sia chiaro quanto di questo traffico violi le sanzioni occidentali, una parte significativa sembra sospetta.
L’indagine del New York Times ha evidenziato episodi come l’arrivo massiccio di telefoni cellulari in Armenia, successivamente reindirizzati in Russia. Queste tattiche si estendono a prodotti come lavatrici e chip per computer, che raggiungono la Russia attraverso rotte alternative. Alcune compagnie di trasporto russe stanno potenziando queste rotte per agevolare tali movimenti illeciti, dimostrando la complessità e l’ingegnosità dietro le violazioni delle sanzioni.
Politico riporta che la Commissione europea sta valutando la creazione di un organismo sovranazionale per il controllo dell’applicazione delle sanzioni, con l’intento di ridurre il coinvolgimento dei singoli governi nazionali. Proposte simili in passato hanno ricevuto sostegno da diversi paesi europei, tuttavia, non hanno ancora visto una concretizzazione effettiva.