Proteste a Mitrovica contro l’adozione dell’euro come valuta nel Kosovo
Lunedì a Mitrovica, nel nord del Kosovo, si sono svolte proteste che hanno visto migliaia di persone di etnia serba riunite per esprimere il loro dissenso riguardo alla decisione del governo kosovaro di adottare l’euro come unica valuta per i pagamenti. I serbi, costituendo meno del 10% della popolazione kosovara e mantenendo forti legami con la Serbia, considerano questa mossa come un atto discriminatorio nei confronti della loro comunità.
Il Kosovo, paese balcanico a maggioranza albanese, ha dichiarato la propria indipendenza nel 2008, ottenendo il riconoscimento dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. Non facendo parte della zona euro, il Kosovo aveva unilateralmente adottato l’euro come valuta già nel 2002, sebbene senza un accordo formale con l’UE. Tuttavia, nella parte settentrionale del paese, il dinaro serbo è ancora ampiamente utilizzato come valuta ufficiale, soprattutto poiché la popolazione locale è prevalentemente di etnia serba.
Impatti della decisione sulla popolazione serba del Kosovo
La recente decisione della banca centrale kosovara di vietare l’utilizzo del dinaro serbo nelle transazioni quotidiane ha generato disagi pratici per i residenti di Mitrovica e di altre aree a maggioranza serba nel nord del Kosovo. Questa zona è caratterizzata dalla presenza e dal sostegno continuo delle istituzioni serbe, gestite direttamente dal governo della Serbia nonostante il disaccordo delle autorità kosovare. Ospedali, scuole, università, e persino istituzioni finanziarie sono finanziate e amministrate dalla Serbia, che fornisce anche aiuti sociali come pensioni e sussidi.
Il direttore dell’ospedale di Mitrovica Nord, Dragisa Milovic, ha evidenziato che il divieto del dinaro serbo impatta in particolare sulle persone più vulnerabili che ricevono assistenza sociale, complicando ulteriormente il funzionamento delle istituzioni serbe presenti in Kosovo. Questa decisione della banca centrale kosovara è stata oggetto di critiche e preoccupazioni da parte della comunità serba locale, la quale si trova ad affrontare ostacoli nella gestione quotidiana delle proprie attività finanziarie.
Reazioni e prossimi passi delle istituzioni kosovare
Il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti, ha difeso la scelta di adottare l’euro come unica valuta, sottolineando l’importanza di contrastare il riciclaggio e le attività illecite nel paese. Kurti ha anche precisato che la decisione non impedisce alla Serbia di continuare ad assistere finanziariamente i cittadini della comunità serba del Kosovo. Dopo le proteste verificatesi, la banca centrale kosovara ha annunciato l’intenzione di adottare una serie di misure per facilitare l’attuazione della nuova regolamentazione, inclusa l’apertura di nuove filiali bancarie a Mitrovica e in altre città settentrionali a maggioranza serba come Zvecan, Leposavic e Zubin Potok.