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Ex primo ministro olandese e la moglie: una decisione condivisa
Una decisione senza precedenti ha scosso l’Olanda: l’ex primo ministro Dries van Agt e sua moglie Eugenie hanno scelto di porre fine alla loro vita insieme attraverso l’ eutanasia di coppia. Entrambi, novantatreenni, hanno dato vita a un gesto che si inserisce in una tendenza emergente nei Paesi Bassi, con un aumento significativo dei casi di eutanasia condivisa nel corso degli ultimi anni.
Il regista Gerard Jonkman ha sottolineato che entrambi erano afflitti da gravi patologie ma che il legame che li univa li ha spinti a compiere questo passo estremo: “Non potevano immaginare la vita l’uno senza l’altro”. Van Agt, esponente cattolico e figura di spicco della politica olandese, non si era mai del tutto ripreso da un’ emorragia cerebrale subita nel 2019. La sua evoluzione politica lo ha portato a posizioni sempre più progressiste, culminate nell’abbandono del suo partito nel 2017 a causa di divergenze sull’approccio alla questione israelo-palestinese.
Un addio che ha colpito il cuore dell’Olanda
L’addio di van Agt e sua moglie ha generato un profondo impatto nell’arena politica e sociale olandese. Il primo ministro Mark Rutte ha lodato van Agt, definendolo un politico che ha dato colore e sostanza alla scena politica in un periodo di grande trasformazione. Persino la famiglia reale olandese ha espresso il proprio apprezzamento per l’ex primo ministro, sottolineando il suo ruolo di ispiratore per molte persone grazie alla sua personalità unica e al suo stile incisivo.
L’Olanda è uno dei paesi in cui l’ eutanasia e il suicidio assistito sono legali da diversi anni, ma solo in determinate circostanze ben precise. Sei condizioni devono essere soddisfatte, tra cui una sofferenza insostenibile e una chiara volontà di morte prolungata nel tempo. La legge richiede inoltre la conferma da parte di un secondo specialista e solitamente l’intervento avviene presso il paziente, a casa, ad opera del medico di famiglia.
Fransien van ter Beek, alla guida della fondazione pro-eutanasia NVVE, ha evidenziato che sebbene le eutanasie di coppia rappresentino una percentuale ridotta rispetto al totale delle morti per eutanasia, molte persone nutrono questo desiderio. Tuttavia, ha sottolineato che il percorso non è semplice, affermando che “non succede molto spesso perché non è un percorso facile”.