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L’indagine degli Stati Uniti su possibili crimini di guerra di Israele
L’Huffington Post Usa riporta che gli Stati Uniti stanno conducendo un’indagine su possibili crimini di guerra commessi da Israele, in un contesto di crescente tensione legata ai recenti bombardamenti a Gaza. Secondo la testata, nonostante le dichiarazioni ufficiali che minimizzano queste indagini, fonti interne confermano un interesse da parte degli USA a valutare attentamente le azioni israeliane.
Le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo alle vittime civili
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale USA, John Kirby, ha espresso preoccupazione per il numero elevato di vittime civili nel conflitto a Gaza, sottolineando la necessità di proteggere la popolazione non combattente. Questo messaggio si inserisce in un contesto in cui Washington ha richiesto ripetutamente a Israele di garantire la sicurezza dei civili e di mettere in atto misure concrete per ridurre le sofferenze della popolazione colpita dai continui attacchi.
Le indagini approfondite in corso da parte degli Stati Uniti riguardano possibili violazioni delle leggi internazionali e abusi dei diritti umani che potrebbero rappresentare una violazione della legge americana. Questo suscita interrogativi sul rispetto del diritto internazionale da parte di Israele, un alleato importante degli Stati Uniti che ha ricevuto consistenti aiuti, inclusi armamenti, nel corso degli anni.
Il ruolo della Corte dell’Aja e le implicazioni legali
La Corte dell’Aja aveva precedentemente analizzato accuse contro Israele sollevate da diverse parti, senza però emettere un verdetto definitivo. Tuttavia, la giudice Joan Donoghue aveva indicato che alcune azioni israeliane potrebbero configurare atti di genocidio contro il popolo palestinese di Gaza, sollevando questioni cruciali sul rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
Il Dipartimento di Stato USA sta utilizzando strumenti come il Civilian Harm Incident Response Guidance per valutare le azioni di Israele e potenzialmente adottare sanzioni in caso di abusi gravi che coinvolgono armi di origine statunitense. Questo meccanismo di monitoraggio, introdotto durante l’amministrazione Biden, si propone di garantire un controllo più attento sull’utilizzo delle armi statunitensi da parte di governi stranieri, al fine di evitare danni ai civili.