Oceano Atlantico: Segnali di Collasso nella Circolazione Meridionale Atlantica
Il livello delle correnti oceaniche nell’Oceano Atlantico sta mostrando i primi segni di collasso, innescando l’allarme tra gli scienziati. Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances ha evidenziato che la Circolazione Meridionale Atlantica (AMOC), comprensiva della Corrente del Golfo, è sull’orlo di un potenziale collasso a causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello del mare. Questa circolazione funge da “gigantesco nastro trasportatore globale”, trasportando acqua calda dai tropici verso il Nord Atlantico e giocando un ruolo cruciale nel mantenere il clima di diverse regioni dell’emisfero settentrionale relativamente mite.
Preoccupazioni degli Esperti sulla Circolazione Oceanica
Gli scienziati, da tempo, avevano lanciato l’allarme riguardo alla stabilità dell’AMOC e le loro preoccupazioni sembrano trovare conferma. Si teme che la Circolazione Meridionale Atlantica possa rallentare significativamente o addirittura interrompersi a causa dei cambiamenti climatici in atto. Secondo gli esperti, la precedente disattivazione dell’AMOC avvenuta più di 12.000 anni fa costituisce un precedente storico inquietante, suscitando interrogativi sulla possibilità che un simile evento si ripeta nell’attuale contesto climatico globale.
Gli scienziati hanno condotto analisi dettagliate utilizzando un supercomputer per simulare gli effetti dell’aumento graduale dell’acqua dolce nell’AMOC, un fenomeno che potrebbe derivare dallo scioglimento dei ghiacci polari, dalle precipitazioni abbondanti e dal deflusso dei fiumi. Questi fattori potrebbero contribuire a diluire la salinità dell’oceano, indebolendo progressivamente le correnti oceaniche. Attraverso simulazioni, gli studiosi hanno osservato che un aumento graduale dell’acqua dolce ha portato a un indebolimento progressivo dell’AMOC, culminando infine in un crollo improvviso. René Van Westen, ricercatore marino presso l’Università di Utrecht, ha sottolineato che un simile collasso rappresenterebbe una minaccia significativa per l’equilibrio del sistema climatico globale e, di conseguenza, per l’intera umanità.