La ricchezza della fede negli Emirati Arabi Uniti
Emirati Arabi Uniti, Martinelli: la “polifonia” della fede fa ricca questa Chiesa
La Chiesa negli Emirati Arabi Uniti, guidata dal vicario apostolico Paolo Martinelli, rappresenta una diversità straordinaria di fedeli provenienti da oltre cento Paesi. La presenza di migranti filippini, indiani, cingalesi, africani ed europei durante le celebrazioni evidenzia la polifonia della fede che si riflette anche nella molteplicità di lingue utilizzate durante le liturgie. Martinelli, pastore di circa un milione di battezzati, enfatizza l’importanza della testimonianza della vita buona del Vangelo in un contesto dominato dalla tradizione musulmana.
La testimonianza della fede e il dialogo interreligioso
La Chiesa negli Emirati: un’esperienza sinodale e di dialogo
L’esperienza della Chiesa negli Emirati Arabi Uniti si caratterizza per la partecipazione sinodale dei fedeli, evidenziando la sinodalità come elemento fondante della comunità ecclesiale. Il dialogo interreligioso, sottolineato dal Documento di Abu Dhabi, promuove la valorizzazione della diversità religiosa e la ricerca di punti di incontro tra le fedi. Questo approccio si traduce nella costruzione della Abrahamic Family House, simbolo concreto di convivenza tra diverse religioni e della responsabilità antropologica delle fedi nel promuovere il bene comune.