Perdita di acqua radioattiva alla centrale di Fukushima
Un’acqua altamente radioattiva è fuoriuscita da una macchina di trattamento della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, impianto che ha subito una tripla fusione a seguito del terremoto e dello tsunami del 2011. L’incidente è stato individuato da un operaio durante un controllo mercoledì mattina su una macchina per il trattamento SARRY, progettata per rimuovere principalmente cesio e stronzio dall’acqua contaminata, secondo quanto dichiarato dalla Tokyo Electric Power Company Holdings (TEPCO), il gestore dell’impianto.
La TEPCO ha confermato che circa 5,5 tonnellate metriche (6 tonnellate) di acqua radioattiva sono fuoriuscite da una presa d’aria, lasciando una pozza d’acqua su una piastra di ferro all’esterno e infiltrandosi nel terreno circostante. Nonostante la rilevante quantità di acqua radioattiva fuoriuscita, fortunatamente non sono stati segnalati feriti e il monitoraggio delle radiazioni non ha mostrato alcun impatto sull’ambiente esterno, rassicura il gestore dell’impianto.
Gestione dell’incidente e considerazioni sulla sicurezza
La radioattività dell’acqua fuoriuscita si è rivelata essere 10 volte superiore al limite legale di rilascio, ha dichiarato la TEPCO. Tuttavia, le azioni di pulizia sono state prontamente intraprese: la pozza d’acqua è stata ripulita e il terreno contaminato è stato rimosso, come confermato dal portavoce della TEPCO, Kenichi Takahara. La perdita potrebbe essere stata causata da valvole lasciate aperte durante un’operazione di lavaggio, suggerisce la compagnia.
La macchina di filtraggio coinvolta nell’incidente è parte del controverso progetto di scarico delle acque reflue della TEPCO, avviato ad agosto. Tale progetto ha generato preoccupazioni sia a livello locale che internazionale, con l’opposizione dei gruppi di pescatori e dei Paesi vicini, tra cui la Cina. Quest’ultima ha addirittura vietato le importazioni di frutti di mare giapponesi in risposta agli scarichi in corso.
Reazioni internazionali e richieste di trasparenza
Durante un briefing giornaliero, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha sollevato le preoccupazioni sulla gestione della TEPCO, mettendo in dubbio la sua capacità di effettuare lo scarico in modo sicuro e responsabile per i prossimi decenni. Wang ha esortato il Giappone a rispondere alle preoccupazioni internazionali, adottando un approccio trasparente e collaborando con un sistema di monitoraggio indipendente e a lungo termine coinvolgente i Paesi vicini e altre parti interessate.
L’incidente attuale segue una precedente fuoriuscita accidentale in un impianto di trattamento separato, chiamato Advanced Liquid Processing System (ALPS). In quell’occasione, quattro lavoratori sono stati esposti a rifiuti liquidi radioattivi durante un’operazione di pulizia delle tubature. Sebbene due di loro siano stati brevemente ricoverati in ospedale per contaminazione della pelle, non sono stati segnalati sintomi di avvelenamento. Questi eventi sollevano dubbi sulla gestione complessiva delle operazioni presso la centrale di Fukushima Daiichi.