![Affetti & Sacerdozio: L'arte di amare e l'umanità nel ministero 1 20240208 115717](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240208-115717.webp)
Il cardinale You Heung sottolinea l’importanza per i sacerdoti di essere anzitutto “uomini del Vangelo”, capaci di mettersi in gioco attraverso l’amore di Gesù. Afferma che diventare esperti nell’arte di immedesimarsi con gli altri, condividendo le loro esperienze, è fondamentale per suscitare felicità e trasmettere amore. You Heung mette in evidenza che, nonostante la necessità di grandi teologi e esperti d’umanità, la vera saggezza sacerdotale va oltre la scienza, abbracciando una visione che guarda alle persone con gli occhi di Gesù.
Superare l’illusione del sapere e il divario culturale nel percorso formativo
L’illusione di sapere già tutto impedisce la crescita, portando alla stagnazione e alla mancanza di apertura al cambiamento. Il cardinale identifica il divario tra il sapere ecclesiale e la mentalità contemporanea come un ostacolo che non può essere superato solo teoricamente. Egli sottolinea l’importanza di colmare questa differenza con la propria vita, ascoltando e comprendendo gli altri, aprendo le strade alla comprensione reciproca. Citando San Francesco, evidenzia la necessità di cercare di comprendere anziché essere compresi, di amare anziché essere amati, come base per un’autentica relazione umana e spirituale.
Celibato e vita fraterna: Una scelta libera e condivisa
Il cardinale sottolinea che l’assunzione del celibato non deve essere un obbligo, ma una libera scelta che favorisca la configurazione a Cristo e il ministero sacerdotale. Invita a considerare il celibato come un’opportunità di vivere per la fraternità universale, oltre le limitazioni dell’affettività individuale. Egli evidenzia che una vita di fraternità condivisa tra sacerdoti, basata sulla trasparenza e la condivisione, rappresenta la migliore prevenzione contro gli abusi e promuove un’autentica esperienza di paternità e fraternità nella Chiesa.
Formazione sacerdotale: Comunionalizzare il ministero e vivere la fraternità
Il cardinale sottolinea l’importanza di una formazione sacerdotale che promuova la comunione tra i presbiteri e i fedeli, superando l’individualismo diffuso nella società contemporanea. Invita a una maggiore immersione nel popolo e a una fraternità più profonda tra i sacerdoti, poiché solo nell’unità si realizza la presenza di Gesù. Conclude che affrontare le sfide odierne richiede un radicamento nel Vangelo e un passaggio da una pastorale di mantenimento a una generativa, volta a guardare a Gesù Crocifisso e Risorto come modello di riferimento.