![La barbarie del pogrom del 7 ottobre: un evento che ha scosso il mondo 1 20240207 091106](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240207-091106.webp)
La barbarie del pogrom del 7 ottobre
La discesa della barbarie ha colpito il mondo nel terribile evento del 7 ottobre 2023, un giorno che rimarrà impresso nella memoria come un’esplosione di violenza inaspettata. Durante le prime ore del mattino, mentre nei kibbutz vicini alla Striscia di Gaza la tranquillità regnava sovrana, migliaia di giovani partecipavano alla festa “Nova”, un’occasione di allegria e spensieratezza interrotta bruscamente. L’attacco che ha segnato quella giornata non era una normale operazione militare, bensì un massacro indiscriminato, privo di compassione e rispetto per la vita umana.
Una pioggia di missili seguita da un’aggressione spietata ha sconvolto gli animi e le vite di coloro che si trovavano inermi di fronte a tanta furia omicida. Gli ordini impartiti ai terroristi erano chiari e privi di pietà: “irrompete, uccidete, violentate, fatte a pezzi, bruciate, tagliate le teste e gli arti”. Questo non era un conflitto militare, ma una strage pianificata nel dettaglio per causare il massimo terrore e dolore possibile, senza alcuna distinzione tra vittime civili e militari.
La testimonianza di Fiamma Nirenstein
La giornalista Fiamma Nirenstein, in “7 ottobre 2023. Israele brucia”, getta luce su questa oscura pagina di violenza e orrore che si è abbattuta su Israele, mettendo in luce non solo le atrocità subite dal popolo ebraico ma anche l’attacco frontale alla cultura occidentale e alla libertà. Attraverso un racconto dettagliato giorno per giorno, emerge la crudele realtà di quello che è stato definito il peggiore pogrom contro gli ebrei dai tempi della Shoah, un evento che ha scosso le fondamenta della civiltà umana.
Accanto alle atrocità commesse durante il 7 ottobre, Nirenstein analizza l’ampia diffusione di antisemitismo che ha accompagnato e in parte giustificato le azioni terroristiche di Hamas in varie parti del mondo. Nonostante la brutalità degli attacchi che hanno causato morte e distruzione tra bambini, donne e anziani in Israele, una parte dell’opinione pubblica internazionale ha cercato di trovare una sorta di “giustificazione” per tali atti, negando ad Israele persino il diritto più basilare alla difesa e alla sicurezza del proprio popolo.