800.000 persone ancora senza servizi essenziali dopo il terremoto in Siria e Turchia
Un anno dopo i terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria, circa 800.000 persone continuano a vivere in insediamenti temporanei, e hanno bisogno di acqua potabile, servizi igienici, cibo e assistenza sanitaria e psicosociale. Le conseguenze devastanti dei terremoti si sono fatte sentire con quasi 60.000 morti e più di 100.000 feriti. In Turchia, quasi 300.000 edifici sono stati distrutti, costringendo più di tre milioni di persone a fuggire dalle loro case.
Azione contro la Fame: supporto umanitario per migliaia di famiglie
Azione contro la Fame ha fornito sostegno umanitario a più di 400.000 persone in entrambi i Paesi colpiti dai terremoti. Daniel Martin Santos, direttore dell’ufficio turco dell’organizzazione, ha dichiarato: “Nell’ultimo anno le nostre squadre hanno lavorato per sostenere le vittime di questi terremoti catastrofici, ma la ripresa non è ancora completa. Continuiamo a lavorare alla riabilitazione dei sistemi igienico-sanitari e idrici; distribuiamo pasti caldi, ripari e materiali igienici e forniamo assistenza psicosociale”.
La crisi in Siria: terremoto aggiunge ulteriori sfide a una situazione già critica
Prima dei terremoti, più di 15 milioni di persone in Siria avevano bisogno di assistenza umanitaria a causa del conflitto, crisi economica ed epidemie. La guerra civile in Siria, iniziata nel 2011, ha contribuito a un quadro già complesso. Il terremoto ha aggravato ulteriormente la situazione nel Nord della Siria, dove le persone stanno affrontando la perdita di case e servizi pubblici.
Iniziative per l’inclusione socio-economica
Azione contro la Fame si impegna a rispondere ai bisogni essenziali come cibo, nutrizione, accesso all’acqua potabile, igiene e servizi igienico-sanitari. Daniel Martin ha sottolineato: “Ci concentriamo sull’aiutare le famiglie a generare risorse e reddito, individuando settori legati all’inclusione socio-economica come l’istruzione e la formazione”. L’organizzazione mira a sostenere le famiglie che cercano di costruire un futuro sostenibile nonostante le avversità.
Ubeyde e Ça?la sono due esempi di resilienza e forza femminile in un contesto drammatico a distanza di un anno dai terremoti. Ubeyde, madre di cinque figli, ha trovato supporto presso gli Spazi per Madri e Bambini creati da Azione contro la Fame e SRP in Turchia. Ça?la, operatrice medica e coordinatrice, ha evidenziato l’importanza di tali spazi nell’offrire supporto alle donne e alle famiglie colpite dai terremoti.
Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale che lavora in 55 Paesi per prevenire la fame e la malnutrizione e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione. Con un’impronta globale, l’organizzazione si impegna a salvare vite e a promuovere un futuro più sostenibile per milioni di persone in situazioni di emergenza e vulnerabilità.