![La complessa vita di Francesco Cossiga: politica, tragedie e segreti rivelati 1 20240205 090200](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240205-090200.webp)
Francesca Mambro e Giusva Fioravanti: L’Innocenza Contestata
Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, membri dei Nar, l’organizzazione neofascista, sono stati al centro di una controversia sull’innocenza. Nel 1995, la Cassazione ha emesso una condanna definitiva per la strage di Bologna. Tuttavia, sorge un dubbio sulla loro colpevolezza. La figlia di Cossiga, in un’intervista al Corriere della Sera, rivela un dettaglio sconcertante: “Una volta li trovai in salotto che prendevano il tè. Rimasi basita. Ma lui mi disse: ‘Per la strage di Bologna sono innocenti'”. Queste parole gettano un’ombra di dubbio sulla verità giudiziaria stabilita.Questi nuovi elementi sollevano interrogativi sulla vicenda, aprendo a riflessioni inaspettate. La figura di Mambro e Fioravanti, precedentemente dipinta come colpevole, ora assume sfumature di incertezza. La dichiarazione della figlia di Cossiga getta nuova luce su un caso giudiziario di grande rilevanza storica e sociale. La presunta innocenza dei due imputati potrebbe ridefinire l’intera narrazione legata alla strage di Bologna, sollevando dubbi sulla verità processuale emersa fino a oggi.
Aldo Moro: Un Legame Profondo
Aldo Moro rappresentava per Cossiga non solo un collega politico, ma un vero e proprio maestro. La figlia rivela: “Aldo Moro era il maestro di politica di mio padre. Aveva per lui grande ammirazione e affetto”. I momenti drammatici legati al rapimento di Moro e alla sua tragica fine hanno segnato profondamente Cossiga. La figlia ricorda con dolore: “Quando giunse la notizia dell’assassinio, lui soffrì enormemente. Ogni tanto ripeteva: ‘L’ho ucciso io’. E non nel sonno, come è stato scritto. Da sveglio”.Il legame con Aldo Moro ha lasciato un’impronta indelebile nella vita e nella coscienza di Cossiga. La tragedia legata al rapimento e all’uccisione di Moro ha segnato profondamente il suo percorso politico e umano. Le parole della figlia rivelano un lato intimo e tormentato di Cossiga, sottolineando la complessità delle relazioni e delle emozioni che hanno caratterizzato quel periodo cruciale della storia italiana.
I Rapporti con i Colleghi Politici: da Berlinguer a Berlusconi
Le relazioni di Cossiga con i colleghi politici sono state variegate e spesso caratterizzate da sfumature inaspettate. Il rapporto con Enrico Berlinguer era distante, come svela la figlia: “Berlinguer non me l’ha mai presentato, con mio grande dispiacere”. Tuttavia, con Giulio Andreotti, Cossiga mostrava un sostegno deciso: “Quando finì sotto processo, babbo lo difese a viso aperto. Era certo che le accuse fossero infondate”. Infine, il rapporto con Silvio Berlusconi si rivelò ambivalente: “Babbo lo trovava irresistibilmente simpatico, ma non era il suo tipo di politico. Non l’ha mai votato”.Queste dinamiche mettono in luce la complessità delle relazioni politiche di Cossiga, evidenziando le divergenze e le affinità che caratterizzavano i suoi rapporti con i colleghi di partito. La sua posizione di difesa nei confronti di Andreotti e il distacco da Berlusconi evidenziano una personalità politica sfaccettata e non priva di contrasti.
La Battaglia Contro la Depressione e il Ricordo di un Padre Severo
La lotta di Cossiga contro la depressione rivela un lato oscuro e poco conosciuto della sua personalità. La figlia svela: “Era bipolare. Curava la depressione. Lui stesso parlava dell’omino bianco — gioioso, allegro — e dell’omino nero, che vedeva tutto negativo”. Questo dettaglio intimo offre uno spaccato inedito della vita privata dell’ex Presidente. La malattia mentale e la lotta contro i suoi demoni interiori gettano una nuova luce sulla complessità dell’uomo di Stato.La figura di Cossiga emerge anche attraverso il ricordo di una paternità severa. La figlia rivela: “Era molto severo. Un po’ rigido”. Tuttavia, nonostante l’austerità, Cossiga manteneva uno spirito educativo e patriottico nei confronti dei figli, come dimostrano le lezioni di geografia e di storia vissute in famiglia. Questi aneddoti svelano un lato privato e affettuoso di un padre severo ma pieno di risorse educative e culturali.