Studente sospeso per pensiero critico: il caso di Damiano Cassanelli
Damiano Cassanelli, studente dell’Ites Jacopo Barozzi di Modena, si trova al centro di una controversia dopo essere stato sospeso per 12 giorni a seguito delle sue dichiarazioni durante uno sciopero davanti alla scuola. Il giovane, rappresentante d’istituto e frequentante l’indirizzo Rim, ha sollevato diverse questioni riguardanti l’istituto, come la mancanza di gite all’estero, distributori di bevande, e l’accesso anticipato durante i giorni di maltempo. Queste osservazioni hanno scatenato una serie di eventi che hanno portato alla sua sospensione, generando una protesta di solidarietà tra gli studenti e richiamando l’attenzione a livello nazionale.
La reazione di Damiano e la contestazione della sospensione
“Non è un bel messaggio quello che in questo modo sta dando la scuola”, ha dichiarato Damiano, evidenziando come la scuola dovrebbe incoraggiare la diversità di pensiero anziché punirla. Il giovane studente si è sentito tradito dalle misure prese dall’istituto, sottolineando di aver agito in buona fede. Nonostante l’unanimità del consiglio di classe nel rigettare la sospensione, l’istituto ha comunque confermato la sanzione.
Damiano, non ancora notificato ufficialmente della sospensione, continua ad andare a scuola nella speranza di un possibile ripensamento da parte dell’istituto. Il suo avvocato, Stefano Cavazzuti, ha dichiarato di aver presentato una memoria in difesa del ragazzo e di essere pronto ad agire per tutelare i suoi diritti. Nonostante le difficoltà, mantengono l’ottimismo e si preparano a valutare tutte le possibili strade legali per far valere le ragioni di Damiano.
Implicazioni e possibili sviluppi della vicenda
La situazione di Damiano non è un caso isolato, poiché altri rappresentanti d’istituto potrebbero affrontare provvedimenti disciplinari simili che mettono a rischio il loro percorso scolastico, inclusi gli esami di maturità. La sospensione di 12 giorni potrebbe influire negativamente sul voto in condotta di Damiano, compromettendo così la sua partecipazione all’esame di Stato. Il giovane studente, pur manifestando disappunto per la situazione, si prepara a fronteggiare le possibili conseguenze.
Nonostante la protesta e l’indignazione suscitate da questo caso, la scuola non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. L’avvocato di Damiano, sebbene non ricordi casi simili precedentemente, è consapevole dei cambiamenti in atto nel panorama scolastico e si prepara ad affrontare la questione con determinazione. La vicenda di Damiano Cassanelli solleva importanti riflessioni sull’accettazione della diversità di pensiero all’interno delle istituzioni educative e sulle possibili ripercussioni che gli studenti possono subire nel difendere le proprie opinioni.