Varapodio sotto choc: l’auto del parroco don Rigoli incendiata
La tranquillità della piccola comunità di Varapodio è stata sconvolta da un atto di violenza inaudita ai danni del parroco don Giovanni Rigoli. Dopo essere stato aggredito e ferito con una testata il mese precedente, il parroco è stato nuovamente preso di mira. Nel tardo pomeriggio di oggi, ignoti hanno appiccato il fuoco all’auto del sacerdote, una Fiat Panda parcheggiata vicino alla canonica. L’incendio ha distrutto completamente il veicolo, coinvolgendo anche parte della struttura sacra.
Vigili del fuoco e carabinieri sono intervenuti prontamente per spegnere le fiamme, ma purtroppo la vettura è andata completamente perduta. Questo gesto ha gettato nella costernazione non solo il parroco, ma l’intera comunità di Varapodio. L’atto di incendiare l’auto di un sacerdote mentre si trova a celebrare la messa rappresenta un segnale di violenza che ha scosso profondamente il piccolo paese, ancora frequentato da persone in quel momento della giornata.
Un’aggressione precedente e reazioni delle autorità
A metà gennaio, don Rigoli era stato vittima di un’aggressione all’interno della chiesa, subendo un’azione violenta che aveva destato l’indignazione dell’opinione pubblica. Privato del cellulare e colpito con una testata, il parroco era stato oggetto di un’azione brutale durante una funzione religiosa. Le autorità ecclesiastiche e civili avevano espresso solidarietà e preso posizione contro gli aggressori, individuati successivamente come due cugini residenti in paesi limitrofi.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato all’identificazione e alla denuncia dei responsabili, accusati di lesioni, violenza privata e disturbo delle funzioni religiose. Le testimonianze raccolte e le prove acquisite hanno consentito di sostenere l’ipotesi accusatoria presentata alla Procura di Palmi. Rappresaglie così gravi e inaccettabili hanno suscitato forte sdegno e preoccupazione nelle istituzioni locali e nella comunità religiosa di Varapodio.
La solidarietà e la richiesta di giustizia
Il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, ha espresso profonda costernazione per l’incendio dell’auto del parroco, sottolineando la gravità dell’atto e la necessità che la giustizia faccia piena luce sulla vicenda. In una nota ufficiale, Biasi ha dichiarato: “Sono profondamente colpito dalle notizie che arrivano, a proposito dell’incendio che ha distrutto l’auto di don Gianni Rigoli. Se venisse confermata l’ipotesi di un rogo doloso, si tratterebbe di un gesto gravissimo che mi induce a rinnovare a don Gianni i sentimenti di solidarietà”. La comunità locale rimane sconvolta e in attesa che venga fatta giustizia per un atto tanto vile e ingiustificato.
L’incendio dell’auto del parroco don Rigoli rappresenta un episodio di violenza che ha scosso le fondamenta di Varapodio, mettendo in discussione la sicurezza e la serenità di una comunità già provata da episodi precedenti. La solidarietà e la richiesta di giustizia sono i pilastri su cui si regge la risposta di fronte a gesti così intollerabili. La speranza è che l’indagine in corso possa portare alla luce la verità e assicurare che simili atti non restino impuniti.