Protesta dei Trattori a Pesaro: Disagi e Rivendicazioni
Il traffico in tilt a Pesaro a causa della protesta dei trattori: stamattina, dalle 8, le strade tra strada di Case Bruciate, via Gagarin e Interquartieri sono state bloccate. Si prevedono code e disagi dovuti alla manifestazione che, sebbene abbia un inizio definito, non ha un termine chiaro. Gli agricoltori esporranno slogan come “Non c’è cultura senza agricoltura” e “Incolti sarete voi non la mia terra” durante il presidio al casello autostradale di Pesaro, che durerà fino a venerdì, con la partecipazione attesa di 150 trattori. Il corteo si snoderà lungo l’Interquartieri, potenzialmente creando problemi per gli automobilisti.
Le Rivendicazioni e le Difficoltà del Settore Agricolo
Stefano Banci, un agricoltore della zona tra Sassocorvaro e Urbino, sottolinea le sfide affrontate dai lavoratori del settore primario. Banci afferma: “Gli agricoltori sono una delle categorie più resilienti in assoluto. Basta guardare tutti i tagli di contributi e le modificazioni che ha subito questo settore negli anni. Abbiamo provato a resistere anche ai danni della fauna selvatica, ma oggi protestiamo perché di questo passo saremo tutti costretti a chiudere, prima i più piccoli e poi inesorabilmente toccherà a quelli più grandi.” La situazione attuale è aggravata dall’aumento del gasolio e dell’energia, dalla diminuzione dei contributi nella nuova Politica Agricola Comune (PAC) e dall’instabilità dei prezzi di mercato.
Stefano Banci continua sottolineando le difficoltà di gestire un’azienda agricola oggi: “Tenere in piedi un’azienda agricola è molto complicato. Le nuove norme dell’Unione Europea sembrano rendere tutto ancora più difficile. Come fa un solo ente a fare delle leggi che siano uguali per tutta Europa quando, solo nelle Marche, già assistiamo a condizioni diverse da provincia a provincia?” Banci critica le iniziative che sembrano imporre restrizioni aggiuntive al settore: “Vogliono imporci di non coltivare il 4% dei nostri terreni, ma le aziende che come la mia da quasi 30 anni hanno scelto il biologico con la rotazione delle colture mettono già in atto una coltivazione che è molto migliorativa rispetto a quella indicata. Prevedono dei contributi per piantare coltivazioni mellifere da seminare tassativamente entro febbraio, ma lo sanno a Bruxelles che in una stagione normale nei nostri terreni argillosi, tra pioggia e neve, può capitare che fino ad aprile non riusciamo a farlo?”