Italiano in carcere in Romania: appello per il ritorno a casa
Luca Cammalleri, giovane italiano detenuto in Romania insieme a Filippo Mosca, sta vivendo un calvario lontano da casa. Con soli 30 anni, è imprigionato a Porta Alba dal maggio 2023 per reati legati al traffico di droga. La sua condanna a otto anni e due mesi è stata contestata dalla famiglia, che ha evidenziato gravi irregolarità nel processo di primo grado.
Condizioni disumane e appello al governo italiano
Le condizioni detentive di Luca sono state descritte come prive di ogni dignità. Sua madre, in un appello struggente, ha chiesto al governo italiano di intervenire per riportare il figlio a casa. «Luca si sta spegnendo», ha dichiarato, evidenziando la sofferenza vissuta lontano dalla propria terra.
«Non c’è solo Ilaria Salis tra gli italiani detenuti all’estero. In cella con Filippo Mosca, detenuto a Costanza, c’è un altro nostro giovane connazionale: si chiama Luca Cammalleri, ha 30 anni ed è detenuto a Porta Alba da maggio 2023, con un’altra ragazza sempre italiana. Luca è accusato di traffico internazionale di droga e possesso di stupefacenti per una vicenda a dir poco controversa (legata a 150 grammi di droga)», si legge nell’appello della madre di Luca.
Supporto alla famiglia e alle richieste di aiuto
La famiglia Cammalleri ha ricevuto diverse manifestazioni di solidarietà da parte di amici, conoscenti e associazioni che si battono per i diritti umani. L’avvocato della famiglia ha sottolineato: «Siamo determinati a portare avanti la lotta per far emergere la verità e per garantire a Luca un processo equo e trasparente».
L’appello della famiglia di Luca Cammalleri è rivolto al governo italiano affinché si faccia carico della situazione e intervenga per assicurare un trattamento dignitoso e giusto al giovane detenuto. «Chiediamo che venga fatta luce sulle irregolarità emerse durante il processo e che Luca possa tornare a casa, dove potrà affrontare la sua pena nel rispetto dei suoi diritti umani fondamentali», ha dichiarato l’avvocato difensore.