![25 anni dalla scomparsa di Giuseppe Tatarella: il genio politico che ha lasciato un'impronta indelebile 1 20240204 190957](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240204-190957.webp)
Ignazio La Russa ricorda Giuseppe Tatarella: 25 anni dalla scomparsa del genio politico
L’8 febbraio del 1999, 25 anni fa, ci lasciava Giuseppe Tatarella, leader storico della destra italiana, figura chiave nell’evoluzione del panorama politico del Paese. Tatarella, più volte parlamentare e vicepresidente del Consiglio nel primo governo Berlusconi, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia politica italiana.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel ricordare l’amico ‘Pinuccio’, sottolinea l’importanza dell’amicizia e del contributo di Tatarella alla modernizzazione della destra italiana. La Russa rimarca: ‘Prima dei rapporti politici, ricordo la nostra amicizia che non vuol dire essere sempre d’accordo. Tatarella era chiamato l’uomo dell’armonia, ma quando qualcosa non gli andava erano dolori. La nostra era una sana e profonda amicizia.’ Questo legame personale ha contribuito alla crescita politica di entrambi e alla trasformazione del panorama politico italiano.
Il lascito di Tatarella nella politica italiana
Il marchio lasciato da Tatarella nella politica italiana è stato fondamentale per l’evoluzione della destra nel Paese. La Russa sottolinea: ‘Pinuccio Tatarella è stato il vero traghettatore di un partito nostalgico verso un partito europeo e democratico. Ciò che è diventato prima con An e poi con FdI, era già stato prima nella mente di Tatarella.’ La visione di Tatarella ha contribuito in modo significativo alla modernizzazione e alla crescita della destra italiana.
La capacità di Tatarella di unire le varie componenti del centrodestra ha rappresentato un punto di svolta nella politica italiana. La sua strategia di collaborazione e alleanza ha dimostrato l’importanza dell’unità per poter competere con la sinistra. La visione di Tatarella ha influenzato profondamente il modo in cui il centrodestra si è organizzato e ha affrontato le sfide politiche del tempo.
Autonomia differenziata: un’opportunità per il Sud?
La discussione sull’autonomia differenziata nel contesto italiano ha sollevato preoccupazioni nel Sud del Paese. La Russa, da uomo del Sud, cerca di rassicurare sulle potenzialità di questo cambiamento: ‘L’autonomia se mediata da un potere centrale forte può mettere al sicuro l’unità, l’indipendenza e l’identità della nazione. L’obiettivo è dare maggiore peso alle Regioni, senza compromettere l’unità nazionale.’
La prospettiva dell’autonomia differenziata e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbero rappresentare una svolta per il Mezzogiorno, stimolando le classi dirigenti a fare meglio e a utilizzare in modo più efficiente le risorse a disposizione. La sfida per il Sud è anche quella di guardare al Mediterraneo come opportunità, aprendo nuove prospettive di sviluppo e collaborazione con altre realtà.