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Episodio di Razzismo in una Pizzeria di Borgomanero: La Cuoca Marocchina e la Cliente Offesa
Una giornata come tante, un sabato mattina di gennaio, la cuoca Aicha si prepara per l’apertura della pizzeria-friggitoria a Borgomanero, un tranquillo comune del Nord Italia. La sala, dai colori azzurri e bianchi che richiamano il mare, si appresta ad accogliere i primi clienti. Ma quello che doveva essere un normale inizio di giornata si trasforma in un episodio sconcertante di razzismo.
Il Momento Scioccante: “No, io non voglio niente dalle tue mani”
Verso le 11.30, una coppia di mezza età varca la soglia della pizzeria. Mentre l’uomo ordina una focaccia, la donna, osservando attorno a sé, si rivolge ad Aicha con una richiesta alquanto insolita: “Sarai tu a servirci?”. La risposta affermativa della cuoca scatena una reazione inaspettata: “No, io non voglio niente dalle tue mani”. Un’affermazione che ha lasciato la cuoca marocchina attonita, tanto da farle desiderare che i clienti si allontanassero il prima possibile.
“Non le ho risposto”, racconta Aicha con sgomento, “non volevo scendere al suo livello”. Mentre l’uomo della coppia interviene cercando di placare la situazione, la donna si ritira verso l’uscita, dove aspetta impaziente. Aicha, nel frattempo, si concentra sul preparare l’ordine del signore, vivendo quei momenti come un’eternità incomprensibile.
La Condanna e la Denuncia: “La grande figura di merda che hanno fatto, per etichettarli come razzisti”
Giulio, uno dei titolari della pizzeria, non ha esitato a prendere una posizione decisa di fronte a questo atto discriminatorio. “Non ci era mai successo”, afferma, sottolineando la loro presenza nel territorio da quasi quattro anni. La decisione di denunciare l’accaduto è stata inequivocabile: “Abbiamo scritto un post di denuncia su Facebook nel gruppo di Borgomanero per far capire ai diretti interessati la grande figura di merda che hanno fatto, per etichettarli come razzisti”.
“Mi rendo conto che la gente è ancora razzista”, conclude Aicha con un mix di delusione e resilienza. Evitando ulteriori confronti con coloro che l’hanno offesa, rivolge loro solo gli auguri di una vita migliore e di una riflessione più profonda. Un episodio che, purtroppo, mette in luce come il razzismo sia ancora presente anche nei contesti più inaspettati e nelle persone apparentemente normali.