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Sospensione Inedita e Assurda: Il Caso di Damiano Cassanelli
Una sospensione senza precedenti ha scosso la comunità studentesca e le istituzioni a seguito dell’episodio che ha coinvolto Damiano Cassanelli, rappresentante d’istituto dell’Ites Jacopo Barozzi. La vicenda ha suscitato indignazione e solidarietà da parte di studenti, famiglie e politici, che si sono mobilitati per sostenere il giovane, giunto all’ultimo anno di scuola e prossimo all’esame di maturità.
La Consulta Provinciale e l’Appello per la Giustizia
La consulta provinciale degli studenti di Modena si è schierata senza esitazioni dalla parte di Damiano, denunciando l’assurdità della situazione. Il presidente Mario Gavioli, studente del quinto anno del Sacro Cuore, ha dichiarato: ‘Come consulta, ci siamo attivati per capire se potessimo fare qualcosa a sostegno di Damiano. La decisione finale spetta alla preside e al collegio docenti, ma come studenti riteniamo che quanto accaduto sia inaccettabile e senza senso.’
L’avvocato di Damiano, Stefano Cavazzuti, ha confermato che al momento il giovane non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale riguardante la sospensione. Questa situazione ha destato preoccupazione e indignazione anche tra gli amministratori locali, spingendo il consigliere regionale Pd Luca Sabattini a annunciare l’intenzione di depositare un’interrogazione per fare chiarezza sulla questione.
Interrogazioni e Appelli al Ministro dell’Istruzione
Il caso ha suscitato scalpore anche a livello politico, con parlamentari modenesi del Pd che hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra e altri colleghi hanno sottolineato l’importanza di difendere la libertà di espressione degli studenti, un principio fondamentale riconosciuto e tutelato dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Il ministero dell’Istruzione, a seguito delle verifiche, avrebbe comunicato che la sospensione di Damiano è stata decisa a maggioranza, consigliandogli di rivolgersi all’organo di garanzia dell’ufficio scolastico regionale per presentare ricorso. Anche il coordinatore locale di Volt Italia, Luca Astolfi, si è schierato dalla parte degli studenti, definendo ‘vergognosa’ la decisione di sospendere il rappresentante studentesco per dodici giorni e chiedendo un immediato dietrofront da parte della dirigenza scolastica.