Imprese sostenibili: il filo rosso tra investimenti e attrattività
Imprese sostenibili ma vive, titolo che ha caratterizzato la tavola rotonda de ‘La Ripartenza, liberi di pensare’, ha posto l’attenzione sul legame cruciale tra investimenti e attrattività. Nicola Porro, mente dietro l’evento, ha illuminato il palco del Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano con figure di spicco come Stefania Radoccia, Luigi Cantamessa, Michele Centemero e Simone Demarchi. Questi esperti hanno delineato un quadro dettagliato sul presente e il futuro delle imprese, sottolineando la necessità di un approccio sostenibile e lungimirante.
La direzione degli investimenti e le sfide da affrontare
Stefania Radoccia, da EY Italia, ha evidenziato il percorso degli investimenti nel panorama attuale. Ha dichiarato: ‘Misuriamo l’attrattiva dei Paesi e l’Italia sta migliorando: la survey di quest’anno ci dice che siamo cresciuti del 17 per cento.’ Tuttavia, ha sottolineato le sfide presenti, come ‘un carico fiscale altissimo, un costo del lavoro elevatissimo e una PA farraginosa’. Questi ostacoli, secondo Radoccia, frenano il pieno potenziale degli investimenti nel Paese. Inoltre, ha evidenziato la necessità di distinguere tra investimenti che giovano all’Italia e quelli che potrebbero rivelarsi opportunisticamente dannosi, citando il caso dell’Ilva come esempio significativo.
Il ruolo dei pagamenti digitali e la transizione ecologica
Michele Centemero, di Mastercard Italia, ha posto l’accento sull’importanza dei pagamenti digitali per la crescita economica. Ha spiegato: ‘Noi non conosciamo i movimenti dei singoli clienti, ma conosciamo i trend.’ Questa conoscenza dei trend consente un supporto ai governi locali durante eventi come il Salone del Mobile a Milano. Centemero ha inoltre toccato il tema dei pagamenti digitali in Italia, sottolineando che, nonostante una quota considerevole di contante in circolazione, il Paese ha compiuto passi significativi verso la digitalizzazione dei pagamenti.
Simone Demarchi, Axpo Italia, ha affrontato la transizione ecologica con pragmatismo, criticando gli estremismi nel dibattito. Ha affermato: ‘Non si può affrontare un argomento così delicato con diktat talebani.’ Demarchi ha sottolineato la necessità di considerare attentamente le tecnologie su cui puntare, evitando ideologie estreme. Ha infine concluso che la transizione energetica è essenziale, ma deve essere gestita con equilibrio e realismo.
Luigi Cantamessa, della Fondazione FS Italiane, ha sottolineato l’importanza di unire le grandi mete turistiche ai piccoli borghi. Ha enfatizzato la necessità di bilanciare l’alta velocità con un ritorno a una visione più lenta e sostenibile. Cantamessa ha espresso la sua preoccupazione per i borghi disabitati, evidenziando la necessità di preservare il tessuto territoriale per garantire un’economia sana e sostenibile.