![Attentato al consolato americano a Firenze: rivendicazioni, indagini e sospetti in un contesto di crescente tensione internazionale 1 20240203 102740](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240203-102740.webp)
In un contesto di crescente tensione internazionale, Firenze è diventata teatro di un episodio che ha scosso l’opinione pubblica e messo in allerta le forze dell’ordine italiane e internazionali. L’attentato al consolato americano della città toscana, avvenuto mediante il lancio di due molotov, ha visto emergere la rivendicazione da parte di un gruppo che si identifica con il nome di «The whole world is Hamas», secondo quanto riportato da diversi organi di informazione tra cui il sito Firenzetoday e canali televisivi nazionali.
Rivendicazioni e Indagini
Il video di rivendicazione, della durata di un minuto e cinquanta secondi, è stato inviato a vari media e successivamente acquisito dagli organi di indagine, tra cui la Digos e il Ros dei carabinieri. Questo materiale, in arabo e sottotitolato in italiano, è attualmente oggetto di valutazione per l’attendibilità dei suoi contenuti. Il procuratore di Firenze, Filippo Spiezia, ha sottolineato la gravità della situazione, assicurando che si stanno compiendo tutti gli accertamenti necessari in collaborazione anche con Eurojust, evidenziando la necessità di una lettura complessiva dello scenario internazionale. Parallelamente, un secondo messaggio del gruppo è stato diffuso su Telegram, criticando aspramente la posizione occidentale nei confronti di Israele e degli Stati Uniti, e accusandoli di manipolare l’opinione pubblica sul conflitto palestinese. La polizia postale è attivamente impegnata a tracciare l’origine di questi messaggi, che si sospetta possano provenire da individui residenti in Toscana.
Sospetti e Accertamenti
Nelle ore immediatamente successive all’attentato, gli investigatori hanno lavorato intensamente per tracciare la via di fuga dell’attentatore, identificato in un giovane giordano di 22 anni, residente nella provincia di Firenze e impiegato in un hotel. Le telecamere di sicurezza hanno svolto un ruolo cruciale nell’individuazione del sospetto, che è stato ripreso mentre si allontanava dalla scena del crimine. Le immagini lo hanno mostrato indossare abiti scuri e un cappuccio, ma con il volto scoperto. Il giovane sospettato, senza precedenti penali, è stato perquisito nella notte tra venerdì e sabato, e il giubbotto che indossava durante l’attacco è stato sequestrato. La Procura sta valutando la sua posizione per decidere se procedere con un fermo, mentre gli accertamenti iniziali suggeriscono che l’azione possa essere stata compiuta in solitaria, senza il supporto di complici o reti logistiche esterne.
Un Contesto di Allerta
Questo episodio si inserisce in un contesto di allerta che ha coinvolto non solo l’Italia ma anche altri paesi europei. Infatti, l’attenzione degli investigatori si è anche rivolta a possibili collegamenti con altri episodi di tensione internazionale, come un attacco neutralizzato presso l’ambasciata israeliana a Stoccolma, anch’esso etichettato come un atto di terrorismo. In risposta all’attentato, è stato convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale è stata decisa l’implementazione delle misure di sicurezza presso tutti gli obiettivi americani e israeliani a Firenze. Questa decisione riflette la crescente preoccupazione per la sicurezza in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele e l’attuale situazione geopolitica. L’episodio del consolato americano a Firenze evidenzia la fragile natura della sicurezza internazionale e la capacità di eventi localizzati di avere risonanze a livello globale. La situazione è monitorata attentamente dalle autorità, che si trovano a dover navigare in un panorama di minacce sempre più complesso e interconnesso. Foto Credits: Corriere.it