![Il Generale Vannacci e la Politica Italiana: Confronto tra Ideologie e Visioni 1 20240515 043511](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240515-043511.webp)
Il Generale Vannacci e la Politica Italiana: Un Confronto con Berlusconi
Quell’«ignoriamolo» che campeggia sul faccione del generale Vannacci, stampato sui manifesti del Pd, è stato prontamente riutilizzato dal generale stesso su una t-shirt. Un invito a ignorarlo che si è trasformato in una forma di propaganda. A Napoli, invece, la sinistra antagonista ha tentato di censurarlo durante il suo intervento al comitato «Il mondo al contrario».
Chi si oppone al generale, per il semplice fatto che un militare delle forze armate italiane sia sceso nell’arena politica mentre è ancora in servizio, dovrebbe usare argomenti e discutere le sue idee. Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ha definito queste idee come «fregnacce». Tuttavia, la sinistra sembra temere la popolarità del generale.
Il Pensiero di Berlusconi su Vannacci
Mi sono chiesto cosa avrebbe pensato Silvio Berlusconi del generale Vannacci e della sua Weltanschauung. Sappiamo già cosa ne pensano gli altri leader del Polo delle Libertà: Bossi ha contestato direttamente le scelte di Salvini, mentre Fini, con la sua abiura dal fascismo, ha abiurato anche molte delle idee sostenute dal generale, come quella che Mussolini sia stato un grande statista.
Berlusconi scelse il nome Polo delle Libertà per l’alleanza di centrodestra risultata vittoriosa nel 1994. La libertà era la parola chiave della sua polemica contro la sinistra, accusata di dirigismo, statalismo e conformismo.
Libertà e Ordine: Due Visioni Contrapposte
Applicare l’ispirazione alla libertà alle politiche promosse dal generale Vannacci è impossibile. Lui rappresenta la destra più estrema, preferendo l’ordine e la disciplina alla libertà. Quando il generale dice a gay e lesbiche che non sono normali, sacrifica la libertà degli individui per l’omogeneità della società. Quando sostiene che i disabili starebbero meglio a scuola separati dai ragazzi «normali», si preoccupa del successo della classe, non della persona.
Questa visione è in netto contrasto con la cultura che Berlusconi introdusse nella politica italiana. Il Cavaliere abbracciò un credo liberista, esagerando in alcuni casi, come nel famoso «ciascuno padrone a casa sua». Berlusconi credeva nell’individualismo, mentre il generale, da buon soldato, vorrebbe imporre una marcia in riga.
Il Tema della Sessualità
La radicale differenza culturale tra il generale Vannacci e Berlusconi emerge chiaramente nel tema della sessualità. Le recenti dichiarazioni di Francesca Pascale, ex fidanzata di Berlusconi e lesbica dichiarata, confermano quanto fosse liberale Berlusconi sulla vita privata delle persone. Il Cavaliere sarebbe inorridito di fronte all’omofobia del generale.
Berlusconi, con il suo caratteristico ottimismo, veniva descritto dai suoi sostenitori come colui che aveva il sole in tasca. Al contrario, il generale Vannacci porta con sé una visione rigida e disciplinata che non ha nulla a che fare con la gioia di vivere e lasciar vivere.