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Orrore a Bicinicco: Uccide l’Amico con Coltello, Forbici e Acido
Sabato 4 maggio, poco dopo le 21, una violenta lite ha scosso la tranquilla comunità di Bicinicco, in provincia di Udine. Un uomo di 43 anni è stato brutalmente ucciso con un coltello da cucina e un paio di forbici, e sul suo volto è stato gettato dell’acido muriatico. La donna responsabile del delitto ha chiamato i carabinieri subito dopo l’omicidio, confessando il crimine.
Una lite fatale
La vittima, un manutentore nel settore della cantieristica navale, è stata colpita ripetutamente alla testa e al volto. La donna, Silvia Comello, aveva conosciuto l’uomo tempo fa, probabilmente frequentando insieme il Sert, un servizio per tossicodipendenti. La lite tra i due è avvenuta nell’abitazione dell’uomo, e nonostante i tentativi di soccorso da parte degli operatori sanitari del 118, per lui non c’è stato nulla da fare.
Le indagini
Sul luogo dell’omicidio sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine. Il nucleo investigativo del comando provinciale di Udine, coordinato dal Pubblico Ministero Andrea Gondolo, ha avviato una serie di rilievi per cercare di far luce su quanto accaduto. Silvia Comello è stata trovata in strada, con gli abiti ancora sporchi di sangue, e subito dopo è stata fermata dai carabinieri.
Il provvedimento di fermo
Dopo essere stata sottoposta a fotosegnalamento, Silvia Comello è stata condotta nella casa circondariale di Trieste. Alla presenza del suo difensore, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del pubblico ministero, il quale ha emesso un immediato provvedimento di fermo nei suoi confronti.
Un movente ancora oscuro
Secondo fonti qualificate, sia la vittima che l’indiziata frequentavano il Sert da anni a causa di gravi problemi di droga. Tuttavia, gli investigatori non sono ancora in grado di stabilire se il movente dell’omicidio sia da ricondurre esclusivamente alla tossicodipendenza. Saranno necessari ulteriori riscontri scientifici e test tossicologici per chiarire meglio il quadro.
Una comunità sotto shock
La notizia dell’omicidio ha lasciato la piccola comunità di Bicinicco sotto shock. La vittima era un uomo riservato, che si recava spesso all’estero per lavoro e non era molto conosciuto in paese. Si era trasferito a Bicinicco dopo la fine di una lunga relazione sentimentale dalla quale aveva avuto dei figli.
Stato confusionale
Nei primi minuti dopo l’arrivo dei carabinieri, Silvia Comello era in uno stato di evidente confusione, pronunciando frasi sconnesse. È stato solo dopo l’arrivo del suo legale che ha scelto di rimanere in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Anche la vittima sarà sottoposta a test tossicologici nel corso dell’autopsia, nel tentativo di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragedia.
La ricostruzione dei fatti
Le indagini, tuttora in corso, mirano a ricostruire con precisione gli eventi che hanno portato all’omicidio. I carabinieri della sezione rilievi hanno eseguito sopralluoghi minuziosi all’interno dell’abitazione, cercando ogni possibile indizio che possa aiutare a chiarire il movente e le circostanze del delitto.
Il contesto sociale
Il delitto avviene in un contesto sociale complesso, caratterizzato dalla tossicodipendenza. Entrambi i protagonisti della vicenda avevano gravi problemi di droga, e questo potrebbe aver giocato un ruolo determinante nella dinamica dell’omicidio. Tuttavia, finché non saranno disponibili i risultati dei test tossicologici e delle analisi scientifiche, ogni ipotesi resta aperta.
La vicenda ha scosso profondamente non solo la comunità di Bicinicco, ma anche chi conosceva la vittima e l’indiziata. La brutalità del crimine e il contesto in cui è avvenuto sollevano numerosi interrogativi che le indagini dovranno chiarire nelle prossime settimane.