Marco Travaglio: ‘Vannacci trasformato in idolo della destra dalla sinistra’
Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha commentato la recente polemica intorno al generale Roberto Vannacci durante il talk show politico ‘Accordi&Disaccordi’ su Nove, condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi. Travaglio ha criticato aspramente la sinistra per aver, a suo avviso, contribuito a trasformare Vannacci da un ‘mediocre scrittore’ a un ‘evento nazionale’ e ‘idolo della destra’.
Il ‘tafazzismo’ della sinistra
Secondo il giornalista, la sinistra ha agito in modo controproducente dedicando un eccessivo numero di articoli al libro di Vannacci. ‘Questo è il tafazzismo della sinistra in generale perché puoi parlarne un giorno, puoi dire che c’è un generale fuori ordinanza che dice cose inaccettabili, ma non è che gli dedichi tre, quattro, 500 articoli’, ha aggiunto. Travaglio ha sottolineato che i tre maggiori quotidiani italiani hanno pubblicato centinaia di articoli su Vannacci, trasformandolo involontariamente in un fenomeno mediatico.
Il passato di Vannacci e la strategia di Salvini
Travaglio ha anche fatto luce sul passato professionale di Vannacci, sottolineando che nell’esercito erano già consapevoli del suo carattere controverso. ‘Se ne erano accorti anche nell’esercito di chi era Vannacci, altrimenti non l’avrebbero parcheggiato in un ufficio dove si occupava di cartografia. Uno che aveva quel curriculum, l’Afghanistan, la rappresentanza in Russia, eccetera, probabilmente avrebbe avuto un ruolo più operativo, quindi avevano capito chi era Vannacci e l’avevano messo da parte’, ha affermato.
Possibili effetti sulla scena politica
Travaglio ha riflettuto sulle possibili conseguenze della candidatura di Vannacci sulla scena politica italiana. Secondo il giornalista, la candidatura di Vannacci potrebbe sottrarre voti solo a Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, che si è ormai istituzionalizzato. ‘Visto che la Meloni si è totalmente istituzionalizzata ed è diventata totalmente establishment, quelli di destra che vogliono un contestatore dell’establishment, magari votano Vannacci, ma non vedo grandi travasi, non vedo masse che si spostano’, ha concluso Travaglio.
Il dibattito sul politicamente corretto
Un altro punto sollevato da Travaglio riguarda l’attuale clima di intolleranza verso qualsiasi opinione che esuli dal politicamente corretto. Questo clima, secondo il giornalista, ha contribuito a rendere Vannacci una figura rilevante nel dibattito pubblico. ‘Alcune uscite sono anche comprensibili, visto l’intollerabilità del politicamente corretto che ormai sta impedendo che si dica qualsiasi cosa, al di là delle cose inaccettabili’, ha detto Travaglio.
La polarizzazione della stampa
La vicenda di Vannacci mette in luce anche la polarizzazione della stampa italiana. Travaglio ha criticato i principali quotidiani per aver dato troppa attenzione a una figura che, a suo avviso, non meritava tanto spazio mediatico. Questa polarizzazione riflette una tendenza più ampia nei media italiani, dove le testate giornalistiche tendono a schierarsi politicamente, influenzando così il dibattito pubblico.
Il ruolo dei media nella promozione di figure controverse come Vannacci è un punto di riflessione importante. La copertura mediatica può trasformare figure marginali in protagonisti del dibattito pubblico, con conseguenze significative per la politica e la società.