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Protesta contro il G7 a Torino: manifestanti bloccano la tangenziale
La città di Torino è stata teatro di vibranti manifestazioni in occasione del summit del G7 ambiente, clima ed energia previsto a Venaria Reale. Gruppi di manifestanti hanno dato vita a un’improvvisa e decisa protesta bloccando per alcuni minuti la tangenziale della città, creando non poco scompiglio tra i cittadini e i viaggiatori. Con un gesto audace e simbolico, hanno interrotto il flusso veicolare scavalcando il guardrail e lanciando fumogeni, sventolando al contempo le loro bandiere.
Il messaggio lanciato al megafono dai manifestanti era chiaro e carico di determinazione: “Chi blocca il nostro futuro si troverà centinaia di blocchi come questo di persone non disposte a far decidere sulla propria testa”. Queste parole riecheggiano l’intento di non arrendersi o abbassare la testa di fronte alle decisioni prese ai vertici, che secondo i manifestanti, influenzano direttamente le loro vite e il futuro delle prossime generazioni.
Una protesta simbolica davanti alla Reggia di Venaria
Il culmine della giornata di protesta si è raggiunto davanti alla Reggia di Venaria, simbolo del summit del G7. I manifestanti hanno allestito un falò dove hanno bruciato le gigantografie dei leader dei sette paesi più industrializzati, in un atto di palese dissenso verso le politiche e i modelli di sviluppo promossi da questi paesi. Con voce forte e chiara, hanno dichiarato dal megafono: “Siamo qui non per dialogare ma per protestare per dire no al modello di sviluppo che ci vuole imporre il G7”. Una frase che sintetizza lo spirito di resistenza e l’esigenza di un cambiamento radicale perseguito dai partecipanti alla manifestazione.
L’appello dei manifestanti non si limita a una critica al summit in corso, ma si estende a una lotta più ampia per i diritti dei territori, la libertà dei popoli oppressi, e in particolare, per la causa del popolo palestinese. In questo contesto, la protesta assume un carattere internazionale, sottolineando l’interconnessione tra le lotte locali e globali per la giustizia e la sostenibilità ambientale.
Le prossime mosse dei manifestanti
La giornata di manifestazioni si è conclusa con un appello all’ulteriore mobilitazione. Gli organizzatori hanno fissato un nuovo appuntamento per proseguire la protesta, invitando i partecipanti a ritrovarsi a Torino davanti a Palazzo Nuovo. Questo segnala la volontà di mantenere alta l’attenzione su tematiche di rilievo internazionale, proponendo nuove iniziative di sensibilizzazione e di lotta attiva. Inoltre, il collettivo Ultima Generazione ha annunciato un’assemblea popolare a Venaria per la mattina successiva, indicando un percorso di partecipazione aperto e inclusivo, volto a coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini nelle loro cause.
Le azioni intraprese a Torino e a Venaria Reale rappresentano un momento significativo di opposizione e di riflessione su temi cruciali come l’ambiente, il clima e l’energia. La protesta contro il summit del G7 mette in luce la crescente preoccupazione per le politiche ambientali e di sviluppo attuate a livello globale, sollevando questioni fondamentali sulla direzione che le società contemporanee stanno prendendo e sul ruolo dei cittadini nel processo decisionale. La determinazione e il messaggio portato avanti dai manifestanti sottolineano l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra i governi e le comunità che rappresentano, per garantire un futuro degno per tutti.