![Genova celebra il 25 aprile: unità e memoria nel corteo storico 1 20240425 215334](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240425-215334.webp)
Genova celebra il 25 aprile con un corteo storico: da bambini a centenari, l’unità nella memoria
Il 25 aprile a Genova si è trasformato in una giornata di profondo significato, unendo generazioni in un corteo che ha ricordato la lotta e il valore della libertà. Dalla piazza della Vittoria fino a piazza Matteotti, la città ha visto una marea di persone unirsi in un percorso condiviso, segno tangibile dell’impegno collettivo nel non dimenticare gli orrori della guerra e l’importanza della resistenza. Tra i partecipanti, figure emblematiche di ogni età, dai bambini accompagnati dalle famiglie fino a Nanda Bertini, 102 anni, che non ha voluto mancare a questo appuntamento, nonostante l’età avanzata e la necessità di muoversi in carrozzina.
Un ponte tra generazioni: la testimonianza vivente di Nanda Bertini
Nanda Bertini, con i suoi 102 anni, ha rappresentato il simbolo vivente del collegamento tra il passato e il presente. La sua presenza in carrozzina al corteo non è passata inosservata, diventando simbolo di una memoria che resiste al tempo e di un coraggio che non conosce età. La partecipazione di Nanda è stata un potente messaggio di continuità e di impegno, ricordandoci che la storia deve essere trasmessa e mantenuta viva tra le nuove generazioni. La sua figura ha rafforzato il senso di comunità e di condivisione che caratterizza la celebrazione del 25 aprile, giorno in cui l’Italia ricorda la liberazione dal nazifascismo.
La celebrazione del 25 aprile: un impegno collettivo verso la memoria
Il corteo del 25 aprile a Genova ha visto una partecipazione trasversale, che ha unito la città in un abbraccio collettivo di ricordo e riflessione. Dalle famiglie con bambini, che hanno approfittato dell’occasione per insegnare ai più piccoli l’importanza dei valori della resistenza e della libertà, fino agli anziani, che hanno vissuto direttamente o indirettamente gli anni bui della guerra, la manifestazione ha mostrato una volontà unanime di mantenere viva la memoria storica. La conclusione del corteo in piazza Matteotti, con gli interventi istituzionali e l’orazione di Sergio Cofferati, ha sottolineato l’importanza del ricordo come strumento di coesione sociale e come promemoria delle battaglie ancora oggi necessarie per difendere i valori dell’equità e della libertà.
Il significato del 25 aprile: oltre il ricordo, un monito per il futuro
La celebrazione del 25 aprile a Genova non è stata solamente un momento di ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sul presente e sul futuro. L’impegno dimostrato dai partecipanti di tutte le età testimonia la consapevolezza che la libertà è un bene prezioso e fragile, che necessita di essere custodito e difeso ogni giorno. La presenza significativa di giovani e bambini al corteo segnala la trasmissione di un’eredità di valori che non deve essere dimenticata, ma rinnovata e rafforzata nelle generazioni future. La figura di Nanda Bertini, insieme ai saluti istituzionali e al discorso di Sergio Cofferati, ha evidenziato la continuità della lotta per la libertà, mostrando che il 25 aprile è molto più di una data: è un simbolo di resistenza, unione e speranza.
La celebrazione del 25 aprile a Genova è stata, dunque, un evento che ha saputo unire la città sotto i valori della resistenza e della memoria collettiva. La partecipazione di persone di ogni età, in particolare la presenza emozionante di Nanda Bertini, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la storia e di trasmetterla alle nuove generazioni. Il messaggio portato dal corteo e dagli interventi conclusivi è chiaro: la libertà è un diritto per il quale vale la pena lottare, ieri come oggi.