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Il 25 Aprile: Una Data Fondamentale nella Storia Italiana
Il 25 aprile segna nel calendario italiano una ricorrenza di fondamentale importanza: la festa della Liberazione. Questa data simbolica rappresenta il momento in cui l’Italia ha iniziato a vedere la fine dell’occupazione nazifascista, grazie all’iniziativa coraggiosa dei partigiani e al sostegno degli alleati. Ma cosa accadde realmente in quei giorni che portarono alla celebrazione del 25 aprile come momento di liberazione nazionale?
Il percorso verso la libertà non fu breve né semplice. Gli ultimi giorni di aprile del 1945 furono caratterizzati da una serie di eventi chiave che videro il popolo italiano, insieme ai partigiani, ribellarsi contro gli occupanti tedeschi e i fascisti della Repubblica di Salò. La ritirata dei soldati nemici da città cruciali come Torino e Milano segnò l’inizio di una nuova era per l’Italia, un primo passo verso la riconquista della libertà e l’autodeterminazione.
La Legge della Memoria
La significatività del 25 aprile fu sancita ufficialmente con la legge n. 269 del maggio 1949, grazie all’impegno di Alcide De Gasperi. Questa data divenne così un giorno festivo nazionale, simbolo della vittoria contro l’oppressione nazifascista e della riconquista della libertà. La guerra, tuttavia, non si concluse immediatamente con gli eventi del 25 aprile, ma proseguì ancora per alcuni giorni, fino all’inizio di maggio, segnando una fase cruciale nella lotta per la liberazione del territorio nazionale.
A sud della Pianura Padana, il fronte di guerra rimase attivo fino a marzo 1945, con le forze occupanti che tentavano di resistere all’avanzata finale degli Alleati. La situazione si capovolse definitivamente con l’offensiva alleata dell’aprile 1945, che vide la superiorità schiacciante degli attaccanti e il crollo morale dei soldati tedeschi e fascisti, convinti ormai dell’inevitabilità della sconfitta.
L’Insurrezione e la Liberazione
Il 10 aprile 1945, il Partito Comunista Italiano inviò una direttiva a tutte le sue organizzazioni locali, annunciando che era giunto il momento di “scatenare l’attacco definitivo”. Pochi giorni dopo, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) emanò istruzioni simili, marcando l’inizio di un’insurrezione generale che avrebbe portato alla liberazione di molte città italiane, tra cui Bologna, liberata il 21 aprile con l’aiuto degli alleati.
A Milano, il 24 aprile fu proclamato uno sciopero generale, una mossa decisiva per la liberazione della città, annunciata alla radio “Milano Libera” da Sandro Pertini, futuro presidente della Repubblica e allora membro del Comitato di Liberazione Nazionale. Le fabbriche furono occupate, e la tipografia del Corriere della Sera divenne il centro di stampa per i primi annunci della vittoria. Questi eventi culminarono con la fuga di Benito Mussolini da Milano il 25 aprile, segnando simbolicamente la fine del regime fascista.
La Stampa e la Liberazione
Le prime pagine dei quotidiani del 25 aprile 1945 riflettono l’importanza di questa data per l’Italia. Non solo l’Unità e Il Popolo, organi ufficiali rispettivamente del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana, ma anche il Corriere della Sera, che durante il fascismo aveva mantenuto una linea editoriale vicina al regime, celebrarono la liberazione come un momento decisivo nella storia del Paese. La stampa, in quei giorni, giocò un ruolo cruciale nell’informare i cittadini e nel diffondere il sentimento di liberazione e rinnovamento che stava attraversando l’Italia.
Il 25 aprile rimane quindi una data simbolo, non solo come ricordo di una vittoria militare, ma come celebrazione dei valori di libertà e di resistenza contro l’oppressione. Ogni anno, questa giornata offre l’opportunità di riflettere sulla storia del nostro Paese, sul sacrificio di coloro che hanno lottato per la sua liberazione, e sull’importanza di preservare i valori democratici e di libertà per le future generazioni.
La celebrazione del 25 aprile è un momento di unità nazionale, un’occasione per ricordare insieme che la libertà e la democrazia sono beni preziosi, ottenuti con il sacrificio di molti, e che devono essere difesi ogni giorno. La memoria di quella data è un promemoria perpetuo del costo della libertà e della resilienza dello spirito umano di fronte all’oppressione.