Tragedia ad Eboli: Bambino di 15 Mesi Sbranato da Due Pitbull
Una comunità sotto shock a Eboli, dove un bambino di soli 15 mesi, Francesco Pio D’Amaro, ha perso la vita in una maniera tragica. Il piccolo è stato aggredito da due pitbull, di proprietà di una vicina della famiglia, che non avevano mai mostrato precedenti segni di aggressività. Dopo l’attacco, avvenuto lunedì mattina, i cani sono stati affidati al servizio veterinario della ASL di Salerno e trasferiti in un canile di Caserta, dove saranno sottoposti a un periodo di osservazione.
La quiete di una normale giornata è stata interrotta da un evento tragico che nessuno avrebbe potuto prevedere. Secondo quanto ricostruito dalle testimonianze, l’aggressione è avvenuta all’improvviso mentre il piccolo Francesco Pio si trovava in braccio ai suoi familiari, nel cortile di casa. I due animali, in un impeto improvviso, hanno attaccato il bambino, causando ferite fatali nonostante il tempestivo intervento della madre, che nel tentativo di salvare il figlio è rimasta ferita, e dello zio, che ha riportato una lesione a un ginocchio.
Il Destino dei Cani e le Ipotesi sull’Aggressione
Dopo il tragico evento, sui due pitbull è scattato un doppio sequestro: uno giudiziario, disposto dalla Procura, e uno sanitario, da parte dell’ASL. Attualmente, si trovano presso la Dog’s Town, un rifugio che accoglie anche i cani randagi del comune di Salerno. Qui rimarranno dieci giorni in osservazione per valutare eventuali segni di rabbia. A seconda dell’esito, potrebbero essere restituiti al proprietario se il magistrato revocasse il sequestro, o in caso contrario, potrebbero essere abbattuti.
Una zia della vittima ha suggerito che l’aggressione potrebbe essere stata provocata dalla mancanza di familiarità dei cani con il bambino, visto che venivano solitamente tenuti in una stanza separata quando lui era presente. «I cani non conoscevano il piccolo perché venivano chiusi in una stanza quando c’era lui. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto e, non conoscendolo, lo hanno attaccato», ha ipotizzato.
La Comunità Cerca Risposte
Il dolore e lo sconcerto avvolgono la comunità di Eboli, che cerca di trovare spiegazioni a un evento così devastante. I due pitbull appartenevano a una donna, amica della famiglia del piccolo, che vive nella stessa villetta a due piani dove si è consumata la tragedia. «Noi conoscevamo i cani che non hanno mai avuto reazioni strane incontrandoci», ha condiviso la zia del bambino, sottolineando come fino a quel momento gli animali non avessero mai mostrato comportamenti aggressivi.
La famiglia del piccolo Francesco Pio era arrivata in visita soltanto il giorno precedente l’incidente, trascorrendo la notte nella casa dove poi si è verificato l’attacco. Questo dettaglio aggiunge una nota di amarezza alla tragedia, evidenziando come un evento tanto felice quanto una visita familiare possa trasformarsi in un incubo inatteso.
La Sicurezza dei Bambini e la Convivenza con gli Animali
Questo tragico incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza dei bambini in presenza di animali domestici, soprattutto di razze che possono manifestare comportamenti imprevedibili. Esperti e veterinari sottolineano l’importanza di una convivenza consapevole, che preveda la supervisione costante degli incontri tra bambini e cani, indipendentemente dalla razza o dalle precedenti manifestazioni di comportamento degli animali.
L’attenzione si concentra ora sulle decisioni che verranno prese in merito al futuro dei due pitbull e sulle misure che potranno essere adottate per prevenire simili tragedie. Mentre la comunità di Eboli piange la perdita di un innocente, resta l’auspicio che questo doloroso evento possa portare a una maggiore consapevolezza e a politiche più efficaci per la sicurezza dei più piccoli in convivenza con gli animali domestici.